“Oggi sono stato a Marcianise e ho partecipato al presidio delle lavoratrici e i lavoratori della Jabil. L’azienda ha minacciato ben 190 licenziamenti per il prossimo 30 gennaio. Domani (24 gennaio, ndr) una folta delegazione di operaie e di operai raggiungerà il Ministero dello Sviluppo Economico e io sarò con loro. Questi lavoratori chiedono nient’altro che un tavolo serio, ad ogni livello istituzionale, per evitare una nuova crisi che costerebbe tanto a numerose famiglie. La cassa integrazione serve a ben poco se ha come funzione l’accompagnamento retribuito di queste persone al licenziamento. Sarebbe invece auspicabile che tale strumento abbia anche e soprattutto la funzione di reintegro degli operai in fabbrica”. Così Stefano Graziano, deputato casertano e capogruppo Pd della Commissione Difesa della Camera. “Il mio primo obiettivo – prosegue il parlamentare dem – è scongiurare i licenziamenti da parte della Jabil. Sono disponibile a fare questa battaglia con chiunque voglia sostenerla, indipendentemente dal colore politico, perché in primis conta la dignità delle famiglie del casertano. In secondo luogo, mi batterò perché Caserta sia protagonista di una nuova stagione di sviluppo industriale e di occupazione. In qualità di parlamentare del territorio mi farò portavoce di queste istanze, affinché il Governo intervenga in maniera tangibile e concreta. Non mi appassionano – precisa Graziano – le strumentalizzazioni politiche quando in gioco c’è la vita di centinaia di lavoratori. Mi limito a far notare, perché è la verità, che mi sono impegnato già dallo scorso 2 dicembre (clicca qui, ndr) per portare sul tavolo del Governo il caso Jabil. Lascia perplessi, per usare un eufemismo, l’atteggiamento da marziani dei parlamentari casertani di centrodestra che, pur facendo parte della maggioranza, si sperticano con comunicati stampa per dimostrare, a chiacchiere, la loro vicinanza ai dipendenti della Jabil. Dovrebbero sapere – conclude l’onorevole Graziano – che al Governo c’è il centrodestra. E chi governa ha il dovere di dare risposte concrete. La campagna elettorale è finita da un pezzo”.

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