Idolo della gioventù degli anni ’60, uomo geniale per la singolarità e poliedricità della sua fantasia ed espressività, il più creativo autore del Clan Celentano, i suoi successi sono immagini autentiche e intramontabili di un’epoca, i testi poesia pura che volge all’universale, le sue canzoni sono tra le più belle della musica leggera italiana. E’ tutto questo e oltre Don Backy, all’anagrafe Aldo Caponi, icona intramontabile dei famigerati anni ’60, che domenica prossima (28 settembre 2014) festeggia mezzo secolo di attività artistica. “Cinquant’anni di carriera in musica e spettacolo, sono un traguardo troppo importante nella vita di un artista – evidenzia lo stesso Don Backy con la sua inconfondibile voce un po’ roca ma ricca di espressività -. Io li ho compiuti 2 anni fa, senza festeggiamenti. Lo faccio oggi, perché ho trovato la giusta cornice per un evento simile: la Tenuta San Domenico di Capua. Spero che saremo in tanti a ritrovarci per celebrare insieme i favolosi anni 60-70”.
Nella favolosa dimora casertana, di proprietà della Famiglia Di Cecio, già teatro di prestigiosi eventi mondani tra cui il recente matrimonio della figlia dell’allenatore Carlo Ancelotti, confluiranno numerose personalità artistiche e del mondo culturale per testimoniare con la loro presenza il grande tributo di gratitudine e affetto che riservano ad uno dei figli d’Italia più talentuosi, capace con la sua arte di segnare la storia del nostro Paese.
Ha composto oltre 400 canzoni, basta ricordarne alcuni titoli, da Poesia, a Canzone, a Casa bianca, a Bianchi cristalli sereni, a Samba, Sogno, L’Amore, Cara, Cronaca, Non piangere stasera, Serenata, Un sorriso, Amico, Ho rimasto, Sognando, quest’ultima incisa pure da Mina. Anche se – indiscutibilmente – il suo nome è legato maggiormente a L’immensità, canzone portata a Sanremo in coppia con Johnny Dorelli (1967) e incisa da grandi artisti nazionali e internazionali.
Ma la sua poderosa “creatività istintiva”, in questo mezzo secolo, si è liberata lungo diverse espressioni artistiche – le quali non hanno mai tradito la ricerca di nuove emozioni da vivere e da far vivere – che spaziano dal cinema, al teatro, alla pittura, alla grafica, al fumetto, alla composizione letteraria.
Un percorso artistico prolifico e intenso, di qualità e di senso, di bellezza e poesia, quello compiuto sinora da Don Backy e per testimoniarne la vastità, in preparazione del suo cinquantenario di attività artistica, dal 2007 ha iniziato a scrivere il racconto della sua avventura artistica: sono stati pubblicati 5 volumi , a partire dal 1955, con l’avvento del rock and roll, in un prezioso volume illustrato e ricco di ricordi: “Questa é la Storia…” (1955/1969), seguito da “Storia di altre storie…” (1970/1979) e “Storia di altre strade…” (1980/1989), “Le Mille in una Storia…” (1990/2000). Nel 2013 è stato editato il quinto e definitivo volume dal titolo “Tutto quanto si fa Storia…” (2000/2010). Un’avventura artistica straordinaria che gli è valsa anche l’assegnazione, avvenuta lo scorso anno, del Leone D’Oro alla Carriera.
Per la cerimonia di domenica il programma è ancora riservato, ma – parafrasando un suo successo – sarà certamente quello il giorno in cui Don Backy saprà d’essere un grande pensiero nella più grande immensità.