Mettere in campo tutte le misure necessario per impedire il trasferimento della Telespazio a Roma. Questo l’obiettivo di Angelo Consoli che ha inviato una nota a Stefano Caldoro. Il consigliere regionale dell’Udc ha sottolineato l’importanza di di non perdere un centro di eccellenza che ha sviluppato competenze uniche in Italia e in Europa per la gestione a terra degli esperimenti sulla stazione spaziale internazionale ISS, oltre che nella elaborazione di dati provenienti da satelliti. Sull’argomento Consoli ha chiesto è ottenuto un’audizione presso la Terza commissione permanente. Ecco il testo della missiva inviata al governatore della Campania. “Ho ricevuto preoccupanti notizie provenienti dai lavoratori della sede di TelespazioNapoli circa una comunicazione ufficiale dell’Azienda in merito alla chiusura della sede ed al trasferimento collettivo del personale presso la sede di Roma, già a partire dal 1 dicembre c.a.. La motivazione ufficiale dichiarata sarebbe: ‘una riduzione dei costi legati alla gestione delle sedi sul territorio nazionale ed ai contempo l’ottimizzazione ed il miglioramento della produttività Voglio sottoporre alla Tua attenzione che non più tardi di qualche mese addietro, l’A D di Telespazio Luigi Pasquali, in visita alla sede di Napoli, confermava la missione della Sede quale centro per lo sviluppo e la gestione dei programmi scientifici dell’Azienda dando rassicurazioni direttamente ai lavoratori sul futuro della sede e sul suo ulteriore sviluppo. Ti invito a considerare che, se attuata, la chiusura della sede di Telespazio Napoli rappresenterebbe un altro duro colpo alla nostra Regione. Ti ricordo che Telespazio è partecipata Finmeccanica e opera nel campo dei servizi satellitari. A Napoli, in via Gianturco dove Telespazio attualmente risiede, nel 2009 ha incorporato per fusione un centro di eccellenza, il MARS (Microgravity Advanced Research and Support Center) primo centro di ricerca italiano nel campo della fisica dei fluidi e negli esperimenti in microgravità, fondato dal compianto professor Luigi Napolitano, scienziato (originario dell’area orientale di Napoli), luminare mondiale della ricerca spaziale, erede della affermata tradizione aeronautico-spaziale dell’Università di Napoli, Federico IL Telespazio Napoli, con i suoi attuali 33 dipendenti, per lo più laureati, ha rappresentato negli anni ed ancora oggi rappresenta un punto di aggregazione per le altre realtà aerospaziali presenti sul nostro territorio. A conferma di ciò, valga come esempio il progetto MISTRAL, del valore di milioni di euro totali (fondi Regione Campania PON/POR 2014-2017), ideato e presentato da Telespazio in qualità di capofila ed a cui partecipano tutte le realtà spaziali campane, Università comprese. Il progetto, già valutato positivamente dalla Commissione preposta. sarebbe ovviamente messo in discussione nel caso di chiusura della Sede Telespazio di Napoli. All’uopo Ti chiedo di intervenue direttamente con l’AD, L Pasquali, chiedendogli di tenere fede agli impegni presi con i lavoratori di Napoli, e di considerare, come soluzione all’obiettivo dell’Azienda dell’abbattimento dei costi, l’allocazione dei lavoratori di Napoli presso una delle sedi del Gruppo Finmeccanica presenti in gran numero sul nostro territorio (Alenia Pomigliano, Alenia Noia, Selex Giugliano, Selex Fusaro, etc.)”.