Al via la collaborazione tra la ASL Caserta e l’associazione Cittadinanzattiva, finalizzata a migliorare la qualità dei servizi sanitari. Sulla base di un protocollo di intesa tra la ASL e l’associazione che da tempo si occupa del diritto alla salute dei cittadini, in ottemperanza delle rispettive mission si è tenuto mercoledì al Palazzo della Salute il primo incontro tra i rappresentanti della ASL Caserta e quelli di Cittadinanzattiva. È stato presentato a tutti gli attori coinvolti (dirigenti dei distretti sanitari, responsabili e operatori dei servizi di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) e dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico della ASL, referenti nazionali e locali di Cittadinanzattiva, operatori volontari della ASL e di Cittadinanzattiva) il piano per la realizzazione dell’AUDIT CIVICO che riguarderà i servizi ADI. Presenti, tra gli altri, il Direttore Amministrativo della ASL Marco Boragine e il vicesegretario nazionale di Cittadinanzattiva Francesca Moccia. L’AUDIT CIVICO è un’indagine sulla qualità dei servizi sanitari, messa a punto nel tempo da Cittadinanzattiva e attuata in diverse realtà regionali, che si caratterizza per la condivisione della scelta del metodo di raccolta dati e delle indicazioni di miglioramento tra la ASL e le associazioni di cittadinanza. In questo modo, il punto di vista del cittadino diventa centrale nell’individuazione delle criticità e delle proposte di modifica nell’organizzazione dei servizi, proposte che – una volta ultimata l’indagine – verranno presentate alla direzione della ASL. La scelta è caduta sul settore ADI in considerazione sul suo carattere “strategico”: una modalità di risposta assistenziale capillare, tagliata sui bisogni dei cittadini, capace di contribuire a ridurre i ricoveri ospedalieri impropri, riconosciuta come un pezzo di qualità del welfare sia dai cittadini che dagli operatori, oltre che dalla letteratura scientifica. Il prossimo appuntamento sarà quello in cui gli intervistatori – che dovranno somministrare questionari scientificamente validati al Direttore Generale della ASL, ai responsabili distrettuali dei servizi ADI e a un campione rappresentativo di utenti dei servizi – saranno adeguatamente addestrati. Dunque, AUDIT CIVICO come strumento di partecipazione alla gestione del servizio sanitario locale da parte della cittadinanza. E, più in generale, importante esercizio di democrazia.