La Guardia di Finanza ha sequestrato su ordine del Gip di Napoli beni per un valore di circa un milione e settecentomila euro riconducibili a tre imprenditori ritenuti vicino al clan Belforte di Marcianise (Caserta). I destinatari del provvedimento richiesto dalla DDA partenopea sono Severino Ulisse, Carmine Lombardi e Luca Di Fuccia, indagati, fa sapere una nota della Procura, per associazione a delinquere di stampo camorristico, riciclaggio e reimpiego di capitali di illecita provenienza aggravati dall’agevolazione mafiosa. Nell’inchiesta risultano indagate altre 20 persone. Il sequestro ha riguardato tutti i beni trovati nella disponibilità dei tre indagati e dei loro familiari negli ultimi cinque anni, tra cui 18 unità immobiliari, 18 terreni agricoli e altri sei edificabili, 11 auto e due quote societarie. Secondo gli inquirenti i tre imprenditori avrebbero riciclato dal 1995 al 2010 il danaro del clan guidato dai fratelli Domenico e Salvatore Belforte, da anni detenuti al 41bis, realizzando soprattutto investimenti immobiliari, spesso totalmente abusivi; all’inizio delle indagini fu sequestrato a Marcianise l’imponente complesso residenziale denominato “Centro Direzionale Vanvitelli”, che sarebbe stato edificato con i soldi delle attività illecite. La Guardia di Finanza di Marcianise che ha eseguito gli accertamenti ha scoperto che il reddito dichiarato dai tre imprenditori era di gran lunga inferiore al valore degli investimenti effettuati.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui