I lavoratori della Ericsson di Marcianise da stamane hanno iniziato uno sciopero di un’ora e mezzo a turno per ogni reparto, mentre fuori ai cancelli è stato organizzato un presidio permanente per un blocco delle merci ed un confronto fra i lavoratori. Domattina, con appuntamento alle ore 5.00 del mattino, saranno sei i pullman che partiranno alla volta di Roma per raggiungere la sede nazionale della Ericsson in via Anagnina. Oltre 300 lavoratori di Marcianise faranno sentire la loro voce ai rappresentanti aziendali nella sede legale della multinazionale svedese. Lunedì 9 febbraio è già stato fissato un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico dove le parti sociali incontreranno i rappresentanti del governo. E’ questa la risposta che i lavoratori ed i sindacati hanno dato alla notizia della cessione di un ramo produttivo alla multinazionale “Jabil”. In data 27 gennaio, infatti, ricorrendo alla cessione di ramo d?azienda ex articolo 47, la Ericsson Telecomunicazioni S.p.A ha ufficializzato la vendita dello stabilimento di Marcianise in cui lavorano 435 dipendenti. I lavoratori sono preoccupati perché ritengono che l’acquisizione da parte del gruppo Jabil, azienda che già si trova in uno stato di sofferenza economica, possa rivelarsi fatale ai fini delle sorti dello stabilimento di Marcianise. I lavoratori hanno anche denunciato la situazione di silenzio da parte delle istituzioni locali dinnanzi alla evidente preoccupazione di così tanti lavoratori che rischiano di vedere compromesso il loro futuro. A manifestare la loro solidarietà ai lavoratori in lotta, questa mattina il consigliere comunale del Partito Democratico Pasquale Pero e l’ex assessore Alessandro Tartaglione. “Abbiamo raccolto le preoccupazioni dei lavoratori, buona parte dei quali nostri concittadini” – ha dichiarato Pero.
“E’ incredibile – ha continuato il consigliere comunale – che il sindaco e l’amministrazione cittadina di Marcianise non abbiano ancora sentito il dovere di ascoltare le maestranze e di sostenere la loro giusta battaglia al fine del mantenimento di uno stabilimento storico per la nostra città”. “Chiederemo – ha aggiunto Alessandro Tartaglione – l’intervento dei parlamentari e dei rappresentanti istituzionali affinché venga garantito ai lavoratori della Ericsson lo stesso trattamento di salvaguardia già ottenuto da aziende con stabilimenti con sede nel Nord Italia come la Electrolux”.