Due anni di reclusione per omissione di atti di ufficio. E’ la richiesta di condanna avanzata dal pg Iazzetta nei confronti dell’ex capo della squadra mobile di Napoli Vittorio Pisani al processo di appello per il presunto riciclaggio di soldi della camorra in alcuni ristoranti napoletani. Pisani nel dicembre 2013 fu assolto in primo grado con formula ampia dalla accusa di aver rivelato al suo amico Marco Iorio, proprietario di un ristorante finito al centro dell’inchiesta, l’esistenza di una indagine sulla gestione del locale. Assolto dai reati di abuso di ufficio, falso, rivelazione di segreto e favoreggiamento, Pisani secondo il pg è invece responsabile di omissione di atti di ufficio in relazione ad alcuni esposti anonimi inviati alla questura e riguardanti le attività di riciclaggio. Il pg al termine della requisitoria ha chiesto, tra l’altro, dieci anni di reclusione per Bruno Potenza, principale imputato, che era stato condannato in primo grado a 9 anni per associazione per delinquere finalizzata all’usura e al riciclaggio, e cinque anni per Marco Iorio.