SAN POTITO SANNITICO – “Tecniche di micorrizazione con funghi del genere Tuber spp (Tartufi)”. Questo il titolo del progetto formativo della Regione Campania, Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali Direzione Generale Politiche Agricole Alimentari e Forestali – UOD Caserta e ospitato e patrocinato dal Parco Regionale del Matese. Il corso, indirizzato ai vivaisti forestali della Provincia di Caserta (Cellole, Baia e latina, Castello del Matese), avrà una durata di 100 ore, durante le quali si intraprenderanno azioni rivolte allo sviluppo di competenze imprenditoriali, con particolare riferimento alla gestione strategica, al marketing, all’innovazione tecnica e tecnologica e delle TIC. Inaugurato lo scorso 10 aprile terminerà il prossimo 22 settembre 2015. “Da meno di un anno il Parco Regionale del Matese è entrato a far parte dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo. Questo perché il settore tartuficolo si prospetta, per il territorio matesino, come una nuova opportunità da valorizzare diligentemente affinché si possa parlare di un indotto economico che apra nuove prospettive future”. A dichiararlo il presidente del Parco Regionale del Matese, Umberto De Nicola, in occasione della giornata inaugurale del corso. Raffaele Landolfi e Agnese Rinaldi i responsabili del corso che hanno dichiarato: “I vivai forestali regionali attraverso la produzione di piantine tartufigene possono contribuire al recupero delle tartufose naturali e allo sviluppo della tartuficoltura nelle aree vocate della Campania. Il corso si inserisce in un progetto complessivo di valorizzazione del Tartufo in Campania ed in particolare sul Matese”. Un settore prezioso per la Campania, una regione molto ricca di tartufo, presente in diverse specie e in tutte le province. La produzione tartuficola della regione è distribuita per il 20% nella provincia di Benevento, il 40% nella provincia di Avellino, il 15% nella provincia di Caserta, il 5% nella provincia di Napoli e il 20% nella provincia di Salerno.

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