Mancano nove mesi alle elezioni amministrative nella città di Aversa ma i sottomarini hanno già iniziato a muoversi. È fondamentale in questa prima fase incontrarsi lasciando quanto meno tracce è possibile. E le grandi manovre sono già iniziate, così come il totonomi. Il sogno per molti sarebbe una grande coalizione destra e sinistra unite per risollevare Aversa sotto la guida di una persona autorevole. I nomi circolati, che a quanto pare hanno già declinato l’invito, sono quelli del magistrato Nicola Graziano, già candidato sindaco nel 2002 e del senatore Lucio Romano. In questi primi giorni sono diversi i nomi venuti a galla sia nel centrodestra che nel centrosinistra. Talmente tanti che alla fine qualcuno di questi dovrà essere necessariamente della partita. Quello che si prospetta è un centrodestra spaccato, diviso. In queste ore sul fronte dell’opposizione di destra si fanno i nomi di Enrico De Cristofaro, Gianpaolo Dello Vicario, Paolo Galluccio. I primi due già tenuti ai box tre anni fa, quando la destra aversana unità scelse di appoggiare Sagliocco. Sul fronte sagliocchiano , invece, so o stati fatti vari nomi. Dallo stesso sindaco uscente, ipotesi molto poco probabile, a quelli di Nicla Virgilio, Elia Barbato. Per qualcuno ci sarebbe anche la disponibilità dell’ex senatore Giuliano a scendere in campo come padre nobile di un centrodestra allo sbando. Chi non ne vuole sapere è l’ex sindaco Mimmo Ciaramella che ha già escluso la sua candidatura e quella del figlio. A sinistra si parla di Cella e Villano, consiglieri uscenti e aspiranti sindaco. Della partita sarà anche il meetup locale del Movimento Cinque Stelle che come regolamento dovrà affidarsi alla rete per i propri candidati. Il vento per loro potrebbe essere favorevole vista come è finita l’esperienza Sagliocco e la percezione che ad Aversa da 20 anni si alterna lo stesso gruppo di potere che ha prodotto solo fallimenti. Non resta che attendere, quindi, la venuta a galla dei sottomarini ma ci vorrà tempo. E l’auspicio è che la società civile batta un colpo non lasciando la città in mano ai soliti noti.
Angelo Golia