Mattinata di blocchi ai cancelli della TNT di Teverola, in provincia di Caserta, in seguito alla lettera di licenziamento recapitata a tre vigilanti. I tre lavoratori erano dipendenti della cooperativa Metronotte, operante in subappalto nei servizi di vigilanza notturna ai magazzini della TNT. Forte la risposta del SI-COBAS, sindacato intercategoriale lavoratori autorganizzati, la cui presenza è sempre più radicata all’interno del settore della logistica su scala nazionale. I lavoratori – accusano dal sindacato – sono stati licenziati per rappresaglia, immediatamente dopo il tesseramento con noi. Appena lo scorso 29 e 30 ottobre lo sciopero nazionale indetto dal Si-Cobas aveva portato in piazza centinaia di lavoratori, bloccando a più riprese l’intero comparto della logistica per 48 ore. La chiamata allo sciopero nazionale era nata in vista della scadenza, al 31 dicembre, del CCLN nel settore trasporto merci, spedizioni e logistica. Ad oggi – si legge nel comunicato sindacale – nè Metronotte né il consorzio Securitalia, cui sono appaltati i servizi di vigilanza e portineria in tutti i magazzini TNT, hanno sentito il dovere di rispondere alle numerose sollecitazioni e richieste di incontro del SI Cobas. Si tratta di un atteggiamento arrogante e intollerabile, soprattutto se messo in atto da chi calpesta quotidianamente i diritti e la dignità dei propri lavoratori e li tratta alla stregua di veri e propri schiavi. La stessa TNT, al di là di dichiarazioni di facciata e generiche promesse di interessamento, nei fatti finora se n’è lavata le mani. “Sono stati licenziati senza giustificato motivo – dichiara Piero Aloisi del SI-COBAS – dopo aver già subito la riduzione dell’orario di lavoro, con il passaggio da full-time a part-time.” Il blocco dei cancelli di stamane, ha creato non pochi problemi impedendo l’uscita dai magazzini dei mezzi pronti per le consegne. “E’ l’unico strumento che abbiamo – continua Aloisi – siamo riusciti ad ottenere un tavolo di trattativa per martedì prossimo, alla sede della Tnt di Roma, e non ci fermeremo finché non sarà garantito il reintegro dei lavoratori.” “Come SI Cobas – ha concluso il coordinatore provinciale D’Alesio – abbiamo già proclamato lo stato di agitazione e pretendiamo che, in tempi brevi, venga data ai tre licenziati la garanzia del reintegro al momento del cambio d’appalto, garanzia che, peraltro, è prevista come “clausola sociale” dal CCNL di settore, per tutti gli addetti alla vigilanza e portierato impiegati da almeno 6 mesi sulla medesima postazione.”

Giulia Ambrosio

Luca Leva

 

 

 

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