AVELLINO – A distanza di due anni dai primi arresti, si aggiunge un nuovo capitolo all’inchiesta ‘Dirty Pole’ condotta dai carabinieri della compagnia di Baiano (Avellino) che aveva già portato all’arresto, in due distinte operazioni, di cinque persone accusate di minacce aggravate, estorsione e turbativa d’asta.

Per impossessarsi di un terreno finito all’asta di un commerciante di Montoro Inferiore (Avellino), sul quale avrebbe realizzato un parcheggio, il gruppo, guidato da due pregiudicati avellinesi, aveva minacciato armi in pugno l’ex proprietario e lanciato bottiglie incendiarie contro la saracinesca del negozio che l’uomo gestiva con le sue due figlie. Alla luce di ulteriori approfondimenti investigativi e sulla base di nuove testimonianze, le due sorelle vittime dell’estorsione, sono state arrestate e sottoposte agli arresti domiciliari per turbativa d’asta: pur di impedire che la loro proprietà venisse aggiudicata ad altri, partecipavano puntualmente all’asta presso il Tribunale di Avellino offrendo rilanci di denaro sproporzionati che poi non onoravano, accontentandosi di perdere soltanto il dieci per cento della penalità prevista.

 

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