La sparatoria di ieri a Napoli in cui è rimasta ferita anche una bambina di 10 anni spinge il governo a “incrementare il lavoro sul piano sociale per svuotare le sacche da cui pesca la criminalità organizzata”, bisogna “essere duri con le cause della criminalità e duri contro la criminalità”. Lo ha detto il sottosegretario alla giustizia Gennaro Migliore nel corso di una visita al carcere minorile di Nisida a Napoli. Migliore, ripondendo ai cronisti che gli riportavano le frasi del sindaco de Magistris secondo cui non c’è un’emergenza sicurezza a Napoli, ha detto: “Napoli ha straordinarie potenzialità e capacità, ha elementi incredibilmente positivi ma il tema della convivenza tra il negativo e il positivo a Napoli è sempre stato un elemento forte su cui interrogarsi. Negare l’uno o l’altro è sempre un errore. Si deve cercare di comprendere la complessità della città, dicendo che purtroppo c’è la criminalità violenta, molto violenta anche dal punto di vista del come si manifesta, ma è un errore ritenere che esista solo una storia negativa”. “Io – ha spiegato Migliore – ho sempre difeso anche le rappresentazioni più dure, anche dal punto di vista artistico, della realtà napoletana, ma la realtà non è la verità: bisogna sapere che ci sono entrambe le cose e sulla parte che ci compete, cioé quella di garantire la sicurezza, noi dobbiamo certamente investire quotidianamente sempre di più, con le nostre forze dell’ordine che fanno in lavoro straordinario in questo senso”. Sullo sviluppo turistico della città, Migliore ha spiegato che da solo non può certo bastare a sconfiggere la camorra “basta guardare a Rio de Janeiro – ha detto – che è una delle principali mete turistiche internazionali ma è una delle città con il più alto tasso di criminalità. La camorra si configge nei quartieri popolari, ricostruendo i legami sociali e dando lavoro. Uno dei lavori più importanti della nostra città è il turismo ma non si può certo dire che questo ci porterà a sconfiggere la camorra”.