Il Centro Orafo “Tarì” di Marcianise sottolinea la propria estraneità all’ inchiesta della DDA sul clan Amato-Pagano che ha portato il 17 gennaio al sequestro di preziosi ritenuti appartenenti al clan custoditi da un gioielliere che opera nella struttura. “Il Tarì – afferma un comunicato – è una società consortile per azioni che ha come oggetto sociale la gestione dei servizi generali e della promozione del Centro Orafo, all’interno del quale operano in totale autonomia oltre 350 aziende orafe negli spazi di loro esclusiva proprietà e/o in quelli condotti in locazione”. “Tali aziende – aggiunge il comunicato – devono attenersi ai principi di stretta legalità ed etica commerciale da sempre perseguiti”.
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di Mario De Michele
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