“Democratici” è questa la sigla scelta dai sostenitori del candidato sconfitto alle primarie del centrosinistra Flavio Smarrelli. Un nome che potrebbe confondere gli elettori maddalonesi con il Pd e i “Democratici per Maddaloni” schierati a sostegno del vincitore delle primarie Giuseppe Razzano. Ieri sera c’è stata un’assemblea per avviare un percorso alternativo al centrosinistra, tra l’altro in violazione del regolamento delle primarie che prevedeva la candidatura dello sconfitto a sostegno del vincitore. “La scelta del nome del movimento – si legge -non poteva essere più semplice e naturale. Crediamo fortemente che Maddaloni debba dotarsi di una classe politica ed amministrativa capace di garantire la conservazione degli strumenti di rappresentazione democratica dalle logiche del malaffare e dalla malapolitica. Legalità e trasparenza non possono più essere vessilli da sbandierare all’occorrenza, ma qualità tangibili nei percorsi umani e politici di chi aspira a prendersi l’onere di governare Maddaloni. La nostra Città è ricca di risorse sane, persone perbene e menti brillanti che non aspettano altro che essere coinvolte in un percorso che sia nuovo nella forma e nella sostanza, capace di superare la stagnazione politica dalla quale gli attuali schieramenti in campo non sembrano intenzionati a tirar fuori Maddaloni. Percorso nel quale i “Democratici” sono pronti a dare il loro contributo di idee e programmi, col solo obiettivo di garantire l’agibilità dei percorsi democratici e la credibilità dell’azione della prossima amministrazione. E’ soprattutto a loro che il movimento si rivolgerà per costruire insieme una prospettiva di governo stabile e competente della nostra Città. A Flavio Smarrelli, in qualità di coordinatore e rappresentante del’intero movimento, spetterà il compito di rappresentare queste istanze ai tavoli cui si riterrà opportuno sedersi, con la forte convinzione che la ricostruzione promessa durante la campagna per le primarie è solo iniziata”. E tra l’altro pochi giorni fa è stato lanciato anche un altro movimento “Maddaloni Democratica”. Insomma, un’etichetta ambita da molti.

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