“Io non avrei mai candidato qualcuno a sua insaputa, se avessi avuto problemi a riempire la lista avrei chiamato amici oppure avrei candidato i giovani che erano al comitato. Non so cosa sia accaduto”. Gennaro Mola scende in campo e spiega all’Ansa la sua verità sulla lista Napoli Vale, la civica di riferimento di Valeria Valente, candidata sindaco dem e sua compagna nella vita, nella quale era stato inserito il nome di una giovane down del tutto inconsapevole della candidatura. Mola coordinava l’attività del comitato Valente nei giorni della campagna elettorale per le amministrative 2016 a Napoli, ma non si spiega l’accaduto: “Sono sicuro – dice – che c’è stata una grande confusione al comitato negli ultimi giorni prima della presentazione delle liste, perché negli uffici arrivavano decine di persone delle altre liste collegate alla Valente che chiedevano assistenza varia, avevano problemi con la modulistica, chiedevano come autenticare le candidature. Siamo stati invasi. In quel momento ci deve essere stata una falla”. Mola, ex assessore nella giunta Iervolino, ammette che “avevamo sollecitato un numero maggiore di candidature, che dovevano ovviamente essere consapevoli”, e precisa: “Dopo che è scoppiato il caso abbiamo scoperto che ci sono dei nomi in lista che nessuno di noi conosce, ma certo qualcuno li ha inseriti. Ora le indagini diranno la verità”.

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