Sopralluoghi in siti inquinati e pericolosi per la popolazione, verifica dello stato di attuazione delle bonifiche ambientali al fine di accertare ritardi o omissioni delle pubbliche amministrazioni. Sono due delle soluzioni emerse al termine della riunione operativa sul fenomeno della cosiddetta “Terra dei Fuochi” tenutasi ad Aversa presso gli uffici della Procura della Repubblica di Napoli Nord. Erano presenti il procuratore Francesco Greco, e Gualtiero Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, che con l’ufficio inquirente ha siglato lo scorso anno un importante protocollo d’intesa per rendere più efficiente la collaborazione in tema di contrasto all’inquinamento ambientale nei territori compresi tra le province di Caserta e Napoli attraverso la condivisione di informazioni sensibili, come gli eccessi di mortalità, l’incidenza tumorale e il livello di ospedalizzazione della popolazione in relazione a patologie che ammettono tra le cause scatenanti anche agenti inquinanti. All’incontro c’erano anche i responsabili delle forze dell’ordine delle due province e la rappresentante dell’Arpa Campania. I controlli programmati verranno realizzati congiuntamente da investigatori ed esperti dell’Istituto Superiore di Sanità. “Pur essendo consapevoli della difficoltà di stabilire la sussistenza di nessi causali fra decessi da patologie tumorali e l’inquinamento ambientale di alcuni territori – si legge nella nota della Procura – si vuole, facendo ricorso ai più evoluti strumenti investigativi e di indagine tecnico-scientifica, reprimere le più pericolose forme di inquinamento ambientale così incidendo sulle principali occasioni di insorgenza delle patologie maggiormente ricorrenti”.