Duro manifesto dell’opposizione di Cesa C’è contro l’amministrazione Guida. Ecco il testo: “Venghino, signori venghino”. A Cesa c’è il “Primavera”, l’unico circo che non fa ridere. Il “Primavera”, dal 2015, offre ogni giorno spettacoli di acrobazia, equilibrismo al suolo, comicità eccentrica, prestidigitazione e giocoleria. Dopo il gioco di prestigio sul Presidente del Consiglio, quest’allegra compagnia ha deciso di regalare un numero d’alta scuola ai cesani. Tre assessori comunicano a mezzo stampa di aver consegnato le deleghe, il sindaco annuncia novità e dopo pochi giorni, quasi come per magia, nel Consiglio Comunale ognuno è al proprio posto, con deleghe in tasca e sedia sotto il sedere. Tocca poi al Consiglio Comunale “ballerino”, con i punti più importanti (convenzioni per l’edilizia residenziale convenzionata) ritirati prima della discussione. Nelle questioni personali non entriamo perché la nostra etica ci impone il silenzio. Una cosa però non possiamo non dirla: certe vicende di cronaca non sono decorose per chi ci rappresenta e rappresenta l’intera comunità. E veniamo al pezzo forte del Circo “Primavera”: gli annunci fetecchia. Incontri di quartiere: illusione da campagna elettorale. Mai programmati; Giornate della trasparenza: non pervenute; Rilancio Unione dei Comuni Atellani: Il Comune di Cesa ne è fuoriuscito; Riduzione delle tasse: da tre anni vengono riconfermate le stesse tasse; Esenzione IMU sulla seconda casa data in comodato d’uso ai figli: altra bugia; PUC: è chiuso in qualche cassetto, tra silenzi e misteri; P.E.E.P: il Piano per la realizzazione di nuovi alloggi non è mai stato affrontato; Reintroduzione Trasporto Scolastico Alunni: niente di niente; Ripristino del trasporto per disabili: fondi in bilancio utilizzati per altro, servizio mai riattivato, zero copertura finanziaria. Tripla fetecchia. Sportello Donna, Imprenditoria in Rosa e Polo Integrato dei servizi socio-educativi per le donne: nulla di tutto ciò si è visto. Lo scherzo è bello quando dura poco. Cari artisti del “Primavera”, siete diventati scontati e ripetitivi. Lasciate spazio a chi ha veramente a cuore le sorti del nostro paese”.