Errare humanum est, perseverare autem diabolicum. La celebre frase di Cicerone, contenuta nelle Filippiche, sembra cucita addosso a Franco Mirabelli. Il commissario del Pd casertano persevera costantemente. E il suo comportamento è diabolico e non riconducibile ad errori umani. La prova? Le ultime mosse del senatore. E’ palesemente luciferina la sua eterodirezione della commissione provinciale per il congresso con lo spietato obiettivo di epurare decine di iscritti non graditi del circolo di Marcianise. Mirabelli vuole con tutti i mezzi ridurre l’organismo, che dovrebbe essere garanzia di imparzialità per tutte le anime dem, a suo braccio operativo. Ed è mefistofelica la decisione di convocare una riunione di caminetto (Renzi non le detesta?) con gli esponenti istituzionali che si riconoscono nella componente dell’ex presidente del consiglio. L’incontro si terrà domani pomeriggio (17 marzo) al Royal di Caserta. Invitati gli eurodeputati Pina Picierno e Nicola Caputo, i consiglieri regionali Stefano Graziano e Gennaro Oliviero, il sindaco di Caserta Carlo Marino e Lucia Esposito, punto di riferimento dei pittelliani. Si dirà: che c’è di strano? Mirabelli è un supporter di Renzi e quindi ha riunito i renziani per attivarsi alle primarie nella sfida contro Andrea Orlando e Michele Emiliano. Non ci sarebbe niente di male se il senatore non fosse, e mica è poco, il leader pro tempore dei democrat di Terra di Lavoro. Il commissario di un partito ha il preciso compito di favorire l’unità. Ha un ruolo politico ma parimenti di garante di tutti, di timoniere saggio che traghetta il Pd fuori dalle sabbie mobili della guerra tra bande. Mirabelli invece si comporta diabolicamente come il capo della corrente renziana casertana, cioè di una parte dei dem. Il commissario provinciale non può indossare una casacca e tenere fuori dalla porta due parlamentari come Rosaria Capacchione e Camilla Sgambato solo perché sono schierate con Orlando. Sarebbe stato più comprensibile, ma comunque sbagliato, che Mirabelli avesse solo presenziato all’incontro dei fan di Renzi. Invece ha fatto di peggio. E’ stato luciferinamente il promotore della riunione. Si è atteggiato da leader politico e non da garante. Ci poniamo una domanda retorica: dirigenti e iscritti Pd possono riporre la totale fiducia in un commissario sfacciatamente di parte? Intanto da Roma è arrivata una brutta notizia per Mirabelli che ha curato il tesseramento del Pd di Piedimonte Matese. I vertici nazionali hanno sospeso l’ex sindaco Vincenzo Cappello per le vicende giudiziarie in cui è coinvolto. L’ex primo cittadino matesino ha chiesto e ottenuto dal commissario provinciale la tessera nell’ultima campagna adesioni. Errare è umano, perseverare è diabolico.

Mario De Michele

 

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