“Il solito patto consociativo tra Pd e Fi ha spedito Luca Mascolo, sindaco di Agerola, a capo dell’Ente Idrico Campano. Siamo sicuri che il primo provvedimento che adotterà il neo presidente sarà quello di ripianare i debiti Gori spalmandoli sulle spalle degli utenti”. Lo dice la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà che aggiunge: “Un film già visto a cui non sappiamo i quattro in quota Dema come abbiano votato – aggiunge – solo il rappresentate dei comitati si è opposto portando avanti la ripubblicizzazione dell’acqua”. “Voglio ricordare che una sentenza del Consiglio di Stato ha annullato la precedente sentenza del TAR , rimettendo nelle mani della neonata Eic – sottolinea Muscarà – la decisione sulle cosiddette ‘partite pregresse’”. “I debiti Gori potrebbero essere sanati sottraendo ai cittadini – fa notare – la somma di 122 milioni di euro con l’artificio della parolina magica ‘pregressa’”. “Come Movimento 5 Stelle ci siamo opposti alla legge regionale n.15 del 2015 – spiega – addirittura arrivando al punto di essere costretti ad occupare il Consiglio regionale”. “Mascolo rappresenta il Comitato esecutivo composto da 20 sindaci – evidenzia Muscarà – a loro volta eletti dai Consigli di distretto e rappresentativi degli enti locali dell’intera regione”. “Restiamo convinti che la centralizzazione del sistema di potere del nuovo Ente – continua – consegna la gestione dell’acqua nelle mani della politica e non solo tradendo l’esito del referendum”. “Come Movimento 5 Stelle faremo sentire la nostra voce – conclude Muscarà – faremo le barricate se agli utenti con il caro bollette si faranno pagare i debiti della cattiva gestione della Gori spa”.

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