L’attuale devastazione del tessuto industriale casertano, e la conseguente drammatica realtà occupazionale, sono figlie della mancanza a livello nazionale di politiche industriali serie e credibili, a cui va aggiunta l’incapacità delle istituzioni locali di proporre un’attività di stimolo nei confronti della Regione e del Governo. Tra le realtà casertane in difficoltà c’è lo stabilimento di Marcianise della “Jabil Circuit Italia”, i cui circa 850 lavoratori da alcuni giorni hanno proclamato lo stato di agitazione. A seguito dell’acquisizione dello stabilimento di Marcianise, la Jabil, che già aveva visto i lavoratori costretti ad accettare accordi “lacrime e sangue”, a fine 2016 ha presentato al Ministero dello Sviluppo Economico un piano di rilancio dello stabilimento che prevedeva un investimento di 6,5 milioni di euro (comprensivi di agevolazioni pubbliche) e grazie al quale lo stabilimento di Marcianise sarebbe dovuto diventare un centro di eccellenza per il mercato europeo nel settore dell’elettronica. Ciononostante, a pochi mesi da questi impegni presi, Jabil ha comunicato ai sindacati di voler procedere ad un aumento significativo delle percentuali di utilizzo del contratto di solidarietà, facendo comprendere che, nonostante le promesse e le aspettative, non sono state acquisite commesse sufficienti a garantire gli attuali livelli occupazionali. Sinistra Italiana – Federazione di Caserta esprime solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori del sito Jabil di Marcianise, sosterrà tutte le azioni di lotta che questi decideranno di intraprendere affinchè siano tutelate al massimo le garanzie occupazionali e si impegna a presentare una interrogazione al Ministro Calenda per rendere nota e chiarire la situazione al massimo livello istituzionale, nonchè sapere come Governo intende agire per evitare questo ulteriore danno al tessuto sociale e produttivo casertano.
Valentina Corsini
Responsabile Politiche del Lavoro, Sinistra Italiana Caserta
