Negato il diritto alla salute per 450 persone e lasciati senza lavoro più di 100 famiglie. E’ la drammatica situazione che in queste ore sta vivendo il Centro riabilitativo Villa dei Cedri. L’Asl Caserta ha tagliato i fondi che erano stati destinati al Centro riabilitativo, dimezzando la cifra che era stata in un primo momento assegnata. Il provvedimento dell’Azienda Sanitaria, se confermato, provocherà la chiusura entro il mese di luglio di tutte le attività che erano state programmate in base al budget assicurato. La decisione dell’Asl lascerà senza assistenza oltre 450 pazienti con disabilità motorie e neuromotorie, soprattutto bambini e neonati con paralisi cerebrale infantile, adulti con sclerosi multipla, SLA, ictus e gravi patologie neuromuscolari. Le vite e la salute dei pazienti non sembrano però contemplate, al primo posto ci sono solo esigenze contabili e di bilancio dell’Asl, del tutto lontana rispetto a quelli che dovrebbero essere i suoi primi ed essenziali parametri di riferimento ossia le esigenze minime di assistenza esistenti sul territorio, così come previste dai LEA. La drastica riduzione del budget, deliberata il 12 aprile con delibera n.490/2017 per ridefinire i tetti di spesa, ha generato un profondo sentimento di sconforto e di sfiducia nei pazienti e nei dipendenti. I lavoratori sono già in agitazione sindacale, le famiglie dei pazienti hanno promesso di scendere in piazza per difendere le cure dei loro piccoli e cari. Il problema che si sta delineando è di ordine pubblico e dal Centro Villa dei Cedri si alza un’unica voce per chiedere all’ASL di rivedere la sua posizione, e nel contempo al Prefetto di Caserta di istituire un tavolo di confronto con le O.S. Confederali e di categorie, con l’ASL di Caserta e con le istituzioni interessate per individuare percorsi risolutivi della crisi. Al Presidente della Regione Campania è stato chiesto di mettere in campo ogni possibile azione per affrontare l’emergenza della sanità in Provincia di Caserta