“I riflettori restano accesi e l’attenzione alta in merito allo studio di fattibilità per la realizzazione di un “biodigestore” in località Ponteselice nel territorio della Città di Caserta ma a ridosso dei centri abitati di Casagiove, Recale, San Nicola la Strada e la stessa Caserta, nonché a poche centinaia  di metri dalla Reggia vanvitelliana, in un’area, quindi,  che ha ben altre vocazioni. Sulla vicenda anche il Consiglio Comunale di San Nicola la Strada, nella seduta del 25 maggio, ha approvato la delibera con la quale si ribadisce la netta contrarietà all’ubicazione di quel tipo di impianto proprio in località Pontesilice”. Così in una nota il Pd di San Nicola la Strada e Recale e i Gd di San Nicola Recale e Casagiove. Si all’impianto ma non a Ponteselice, location considerata sbagliata per la vicinanza ai centri abitati e alla Reggia. “Un ulteriore segnale forte teso a manifestare il completo dissenso rispetto ad una localizzazione sbagliata che non tiene minimamente conto delle prescrizioni contenute nell’avviso pubblico regionale dal quale dovrebbe discendere il finanziamento  dell’opera; prescrizioni che vietano, tra l’altro, la realizzazione di impiantistica in prossimità di insediamenti abitativi e case sparse. Ribadiamo che non siamo “contrari alla realizzazione di impianti di questo tipo”; sappiamo bene quanto sia strategicamente prioritario per la provincia di Caserta completare il ciclo integrato dei rifiuti, ma non possiamo restare impassibili rispetto ad un ulteriore aggressione dei nostri territori che già hanno dato tanto in termini di vivibilità e qualità della vita. Non riusciamo a comprendere le ragioni  di chi, solo qualche anno fa a Caserta, votava contro la realizzazione di questo tipo di impianto in aree altrettanto inidonee ed oggi, rinnegando le posizioni del passato, organizza incontri tematici per “giustificare” una localizzazione inidonea. Non comprendiamo soprattutto  l’atteggiamento del Commissario provinciale del nostro Partito che dovrebbe rispettare ed essere “garante” delle idee di tutti, lavorare a costruire la sintesi delle diverse posizioni ed invece sceglie, ancora una volta, di confrontarsi solo con alcuni, partecipa ad incontri assumendo una posizione completamente faziosa e di parte, rispetto ad un territorio di cui dimostra di non sapere nulla. Rispetto al quadro sopradescritto, la nostra azione politica sul territorio continuerà a tutela della nostra Comunità. Continueremo a sostenere l’azione amministrativa del Sindaco Vito Marotta e proveremo a diffondere quante più informazioni possibili, agendo nell’esclusivo interesse della cittadinanza”. E intanto Carlo Scatozza e Emilio Di Marzio sul tema attaccano Franco Mirabelli. Il commissario provinciale Pd ha partecipato all’iniziativa pro impianto organizzata dal circolo cittadino. “Lab Dem Campania  registra con dispiacere la partecipazione del commissario della federazione di Caserta a una iniziativa organizzata, certo nella piena legittimita’, dal circolo di Caserta citta’ sulla tematica della eventuale localizzazione del biodigestore nella citta’. Da commissario di tutta la federazione provinciale ci saremmo aspettati rispetto per le posizioni contrarie sul tema esplicitate da due circoli pd e 3 dei gd confinanti con la citta’ capoluogo, nonche’ del dissenso di due sindaci del partito democratico. Continuiamo ad augurarci, speriamo con qualche esito, che il commissario Mirabelli, in tutte le sedi, possa mostrarsi, in ragione del suo ruolo nazionale, facilitatore di dicussioni e scelte anche difficili nel territorio casertano, senza indossare i panni  di una sola parte in causa”.

 

 

 

Ecco intanto il testo della delibera che sarà sottoposta all’attenzione del consiglio comunale di San Nicola la strada:

Premesso che:

–        la Regione Campania, con Delibera di Giunta Regionale n. 123 del 07/03/2017,  avente ad oggetto: “Programmazione interventi di realizzazione impianti per il trattamento della frazione organica a valere sulle risorse FSC 2014/2020 – Settore Ambiente – intervento strategico impianti di trattamento della frazione organica, da raccolta differenziata dei rifiuti speciali e liquidi ha istituito per la realizzazione degli interventi, riportati nell’apposito documento allegato, il capitolo spesa n. 2940 nel bilancio gestionale 2017 -2019, iscrivendo la somma complessiva di € 190.000.000,00;

–       nell’Allegato 1 alla sopra menzionata Delibera di Giunta Regionale, tra i Comuni finanziati compare anche Caserta per un impianto con una capacità di 40.000 tonn./anno, per un costo complessivo stimato dell’intervento pari a € 26.500.000,00;

–       la Città di Caserta – Settore Ambiente ed Ecologia, in virtù della Delibera di Giunta Regionale di cui al punto precedente, con Determina Registro Unico n. 387 del 06/04/2017 – Determina Area n. 65 del 05/04/2017, ha affidato alla società ATHENA srl (P. IVA 04057810618) la redazione del relativo studio di fattibilità per un importo complessivo di € 39.500,00 oltre IVA 22%, da impegnare con successivo atto al bilancio 2017.

Rilevato che:

–       la Legge Regionale n. 14 del 26/05/2016  “Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti”, all’art. 23 – comma 2, prevede che gli ATO sono delimitati in riferimento anche alla localizzazione e alla potenzialità autorizzata ed effettiva degli impianti di compostaggio e di trattamento meccanico manuale, attuali e programmati. Inoltre, in base all’art. 26, tra le competenze dell’Ente d’Ambito, vi sono: la predisposizione, l’adozione, l’approvazione e l’aggiornamento del Piano d’Ambito entro 60 giorni dalla sua costituzione in coerenza con gli indirizzi emanati dalla Regione e con le previsioni del PRGRU – attività di programmazione e predisposizione, quindi, assolutamente non ricadente in capo al Comune di Caserta;

–       infatti, dalle risultanze dell’audizione sul tema tenutasi presso la III Commissione Speciale “Terra dei fuochi, bonifiche, ecomafie” e dalla successiva riunione del 05/05/2017 presso gli uffici dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Campania sono emersi dubbi circa la competenza del Comune di Caserta ed in merito alla presunta localizzazione in loc. “Ponteselice” e sono stati richiesti al Comune di Caserta ulteriori approfondimenti tecnici.

Atteso che:

–      l’Amministrazione Comunale di  Caserta, con Delibera di Giunta Comunale n. 103 del 15/11/2016, nel rettificare la precedente Delibera n. 62 del 29/09/2016, stante quanto emerso dalla discussione nel Consiglio Comunale del 09/11/2016, ha assunto l’impegno di “costituire un gruppo di lavoro finalizzato ad informare in progress i consiglieri comunali sulle varie fasi del procedimento di realizzazione impianto, nonché di coinvolgere le amministrazioni dei comuni limitrofi, informandole sulle varie fasi del procedimento di realizzazione impianto”;

–      nessuno di tali impegni è stato mantenuto dall’Amministrazione Comunale del Capoluogo.

Verificato che:

–      Il sito individuato ricade nel territorio interessato dal Piano Territoriale Paesistico (PTP), approvato con Decreto Ministero per i Beni e le Attività Culturali del 18 aprile 2000, ai sensi della Legge n. 431/1985 per “assicurare più efficace tutela su territori di notevole valore paesaggistico”.  L’intera area de qua comprende l’asse viario monumentale che dalla Reggia attraversa Piazza Carlo III (campetti), il Viale Carlo III (vialone e galoppatoi) e la piazza Rotonda; tale asse viario monumentale “costituisce un elemento lineare di forte e pregevole connotazione del paesaggio”.

–      Il sito dista circa mt. 200,00 dal viale Carlo III, circa mt. 600,00 da Piazza Carlo III e circa mt. 850,00 dalla Reggia.

–      La zona, pertanto, è sottoposta alle Norme di tutela indicate da detto PTP che sono finalizzate, sostanzialmente, alla “protezione dei valori percettivi e di strutturazione del paesaggio di complessi ed assi monumentali …..”.

–      le stesse Norme stabiliscono le opere pubbliche ammissibili; quella che ci occupa non viene indicata e, pertanto, “non rientranti tra quelle ammissibili andranno delocalizzate in aree non incluse nell’ambito territoriale normato dal presente Piano Paesistico”.

Considerato che:

–      il Consiglio Comunale della Città di San Nicola la Strada condivide la necessità di completare il ciclo integrato dei rifiuti, con la previsione di nuovi impianti per il trattamento biologico della frazione organica dei rifiuti solidi urbani ed intende sostenere la Regione Campania e le altre Istituzioni coinvolte negli sforzi profusi in tale direzione;

–       al contempo, il Consiglio Comunale di San Nicola la Strada intende esprimere la forte preoccupazione e la conseguente contrarietà circa la localizzazione di un nuovo impianto di trattamento dei rifiuti che dovrebbe sorgere in loc. “Ponteselice”, in territorio della Città di Caserta, ma di fatto a ridosso del centro abitato del nostro Comune e delle Città di Casagiove e Recale;

–      come nel caso dell’Area denominata “Lo Uttaro”, anche per questa progettazione, è stata individuata la zona senza tenere in giusto conto i criteri di localizzazione, dettati dall’apposito Avviso pubblico per la presentazione di manifestazione d’interesse alla localizzazione degli impianti di compostaggio, tra cui la “distanza dai centri abitati (l’area è nel centro abitato di Caserta, San Nicola la Strada, Casagiove e Recale), la presenza di case sparse, l’uso e la vocazione del territorio”;

–      le uniche vie di accesso al sito in questione sono rappresentate dalle due porte di accesso alla Reggia di Caserta (Uscita autostradale Caserta Nord – via Appia e Uscita autostradale Caserta Sud – viale Carlo III) che hanno una valenza storico – culturale, sociale e commerciale, incompatibile con l’impatto derivante dalla realizzazione di un impianto di compostaggio;

–      che il principale monumento dell’intera provincia di Caserta, la Reggia Vanvitelliana dista in linea d’aria poche centinaia di metri dalla prevista localizzazione dell’impianto;

–      che la Regione Campania ha ammesso ai finanziamenti altri Comuni della nostra provincia, tra cui Cancello ed Arnone, Casal di Principe, oltre al completamento dell’impianto di compostaggio di San Tammaro, le cui capacità, se potenziate, sono atte a soddisfare le esigenze dell’intero nostro territorio, con localizzazioni certamente più idonee e non contestate.

Tutto quanto sopra rilevato e considerato

SI PROPONE DI DELIBERARE

A) esprimere l’assoluta condivisione di procedere al necessario completamento del ciclo integrato dei rifiuti, con la realizzazione degli indispensabili impianti di trattamento;

B) esprimere l’assoluta contrarietà alla paventata localizzazione in Caserta Loc. “Ponteselice”, stante la non rispondenza ai criteri stabiliti nell’Avviso pubblico della Regione Campania, circa la presenza di vincolo paesistico, la vicinanza ai centri abitati e la vocazione del territorio;

C) invitare, per l’effetto, l’Amministrazione Comunale di Caserta alla individuazione di una proposta di localizzazione alternativa da formulare alla Regione Campania, fermo restando tutto quanto già approvato con la Delibera di Consiglio Comunale n. 52 del 10/10/2016;

D) invitare, in ogni caso, l’Amministrazione Comunale di Caserta a dar seguito alla propria Delibera di Giunta Comunale n. 103 del 15/11/2016, in riferimento al coinvolgimento delle amministrazioni dei Comuni limitrofi;

E) invitare la Struttura di Missione per lo smaltimento dei RSB a valutare l’opportunità di potenziare le capacità degli impianti già ammessi a finanziamento, al fine di soddisfare le esigenze reali dell’intero territorio provinciale e, conseguentemente, escludere le paventate localizzazioni di “Ponteselice” e “Lo Utttaro” nel territorio di Caserta;

F) riservarsi di adire le Autorità Giudiziarie competenti qualora non si individuassero soluzioni alternative a quelle delle loc. “Ponteselice” e “Lo Uttaro”;

G) disporre la trasmissione della presente Deliberazione alle seguenti Istituzioni ed Autorità: Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministro dell’Ambiente, Presidente della Giunta della Regione Campania, Assessore Regionale all’Ambiente; Prefetto di Caserta, Presidente della Provincia di Caserta Presidente EdA Rifiuti della provincia di Caserta, Dirigente della Struttura di Missione per lo smaltimento dei RSB, Prefetto di Caserta, Presidente del Consorzio ASI di Caserta, ARPAC – Dipartimento provinciale di Caserta, Al Sopraintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Province di Caserta e Benevento, Al Direttore della Reggia di Caserta.  

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