“E’ stato impedito alla Commissione Trasparenza di svolgere audizioni dei vari responsabili delle Asl sul registro tumori. Un gravissimo strappo istituzionale causato dalla nuove disposizioni illegittime imposte dal presidente De Luca. Alla luce dei dati che emergono dal registro tumori dell’Asl Na 2 nord ora sappiamo perchè”. Lo denuncia Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale della Campania che, in questi giorni, come presidente della Commissione Trasparenza, per ben due volte ha visto andare deserte le audizioni sul tema. “Volevamo approfondire i dati dei registri tumori direttamente coi responsabili delle Asl e magari chiedere quanto ancora dovranno aspettare i cittadini delle Asl Na 1 centro, di Avellino e di Benevento, che con un ritardo di 5 anni non si sono ancora dotate di un registro tumori – sottolinea Ciarambino – ci è stato impedito con il niet di De Luca”. “Un atteggiamento gravissimo e antidemocratico del presidente che non ha precedenti – attacca Ciarambino – si calpestano il Consiglio regionale e le commissioni di controllo, tentando di imporre bavagli e ostacoli, in particolare, all’indigesta attività della Commissione Trasparenza”. “Siamo stati ridotti a dover accettare come oro colato – evidenzia Ciarambino – i dati sulle neoplasie infantili riportati su slide di renziana memoria e senza alcun valore scientifico”. “Dietro la volontà di insabbiare c’è il tentativo di nascondere la totale assenza della programmazione sanitaria di De Luca, per far fronte ai dati che emergono dai registri tumori – attacca Ciarambino – Come Commissione Trasparenza abbiamo esaminato i 5 registri attivi, rilevando grosse criticità proprio sul versante della trasparenza e della leggibilità dei dati”. “Il registro tumori dovrebbe essere leggibile non solo dal personale qualificato ma anche dal semplice cittadino – fa sapere il presidente della Commissione – E invece abbiamo riscontrato grosse difficoltà nel reperire le informazioni sui diversi siti web dedicati e disomogeneità nelle modalità con cui vengono forniti i dati, alcuni dei quali sono illeggibili e incomprensibili”. “Senza contare che le attività poste in essere dai 5 registri attivi, al di là del diverso intervallo temporale preso in esame che per Salerno si ferma addirittura al 2009, non sembrano omogenee – continua Ciarambino, illustrando il lavoro di approfondimento della Commissione Trasparenza – Per l’Asl di Salerno, Caserta, Na 2 nord e Santobono (per questi ultimi 2 si tratta solo di slide e notizie di stampa) sono disponibili solo i dati relativi all’incidenza e mortalità e non anche alla sopravvivenza e prevalenza. E riguardo alla trasparenza, il registro tumori dell’Asl di Salerno è difficilmente reperibile su internet, mentre l’Asl Na 2 nord, come il Santobono non hanno ancora i dati in linea sul proprio sito”. “Al di là della contronarrazione deluchiana che vorrebbe liquidare la Terra dei Fuochi come un’operazione mediatica – attacca Ciarambino – i dati dell’Asl 2 riguardanti i Comuni a Nord di Napoli rilevano mortalità per cancro superiore alla media del Sud”. “Aver voluto bloccare per ragioni politiche l’attività della Commissione Trasparenza – dice – inquieta e induce a pensare che a pochi giorni da scadenze elettorali si vogliono veicolare messaggi rassicuranti”. “La ‘Terra dei Fuochi’ è una ferita che continua a sanguinare – rileva Ciarambino – le bonifiche dei siti contaminati sono praticamente ferme come del resto l’attività di messa in sicurezza. Chi vive nei pressi di questi luoghi continua a respirare l’aria inquinata e il fumo della combustione dei roghi che non si sono mai spenti”. “Con allarme e preoccupazione registriamo il nulla della Giunta De Luca sul fronte ambientale e di contrasto ai siti contaminati – prosegue – anzi constatiamo un tentativo di rassicurare la popolazione con rapporti scientifici che le stesse associazioni ambientaliste contestano”. “A difesa delle prerogative istituzionali del Consiglio regionale abbiamo chiesto l’intervento immediato e non più procrastinabile del presidente del Consiglio, che finora è rimasta in un colpevole silenzio – conclude Ciarambino – Sul registro tumori andiamo avanti e presto convocheremo in Commissione le associazioni”.