Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli è stata eseguita dai carabinieri nei confronti dei due presunti esponenti del clan camorristico Esposito di Sessa Aurunca (Caserta). L’accusa è di estorsione aggravata dal metodo mafioso, reato commesso verso un imprenditore 51enne di Mondragone, amministratore unico di una società operante nel settore della raccolta e smaltimento di rottami. I fatti, hanno accertato i carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Sessa Aurunca, coordinati dalla Dda di Napoli, sarebbero avvenuti dal gennaio all’agosto 2015, quando i due indagati, tramite minacce, avrebbero costretto la vittima a versare 1.000 euro quale rateo estorsivo mensile, con richiesta di ulteriori 2.000-3.000 euro mensili “per i compagni carcerati

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