“Venite, ho ucciso il mio compagno”. Queste parole, mentre un residente cercava di capire che cosa fosse successo a fronte delle urla provenienti dall’appartamento vicino, hanno portato la polizia di Stato tra le 5 e le 6 di questa mattina in una palazzina di via Mar Adriatico, zona periferica ma non molto lontano dal centro storico di Modena. A pronunciarle, dopo aver composto il 113, una 50enne romena, Verona Popescu, originaria di Dragasani, ex badante. La vittima è Claudio Palladino, 60 anni, originario di Montemiletto (Avellino), quadro in un’azienda di Castelfranco Emilia specializzata nella produzione di macchine professionali per la movimentazione. L’uomo, a quanto finora si è appreso, è stato colpito con almeno una decina di fendenti. Forse all’altezza della gola con un comune coltello da cucina. Non è chiaro se il delitto sia avvenuto a seguito di una colluttazione, ciò lo lascia pensare il fatto che il corpo è stato trovato non in camera da letto, ma in un’altra zona dell’appartamento al terzo piano. La donna ha confessato di essere stata lei ad ucciderlo, ma resta ancora un mistero il movente. Popescu era la badante dei genitori di Palladino, che fino ad alcuni anni fa vivevano proprio nell’appartamento di via Mar Adriatico dove la coppia si è poi trasferita. L’uomo in passato era stato sposato con un’altra donna, dalla quale ha avuto una figlia ora trentenne. L’ex badante, invece, ha un figlio di 20 anni che vive in un appartamento vicino a quello del delitto, grazie anche ad un aiuto economico di Palladino.