Un imprenditore del Napoletano, attivo nel ramo delle slot machine, pagava il pizzo a due distinti clan criminali. I carabinieri della stazione di Marigliano (Napoli) hanno arrestato – in circostanze e tempi diversi – sei estorsori, due riconducibili al clan Mazzarella e quattro al gruppo criminale dei “Capasso-Castaldo”. I militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia a carico di un 19enne di Marigliano ritenuto responsabile di estorsione aggravata da finalità mafiose, Fortunato Piezzo, già noto alle forze dell’ordine e ritenuto contiguo al clan camorristico dei “Mazzarella”. Era stato lui ad imporre qualche settimana il pizzo all’ imprenditore, attualmente ai domiciliari, e titolare di numerose sale giochi e slot machines in provincia di Napoli. Qualche giorno prima gli stessi carabinieri avevano arrestato Giovanni Rega, un 27enne di San Giorgio a Cremano già noto alle forze dell’ordine e anche lui contiguo al clan camorristico dei “Mazzarella”. Addosso aveva mille euro di cui non aveva saputo fornire spiegazione. Le indagini hanno accertato che li aveva appena riscossi dall’imprenditore delle slot a casa del quale si era recato più volte per minacciarlo e costringerlo a pagare. Il 29 maggio scorso infine, i carabinieri avevano dato esecuzione a un’altra ordinanza della Dda di Napoli a carico di quattro soggetti del luogo: Giovanni Castaldo, detto ‘o’ luong, un 45enne di Marigliano, Luigi Esposito, detto ‘O’ sciamarr, altro 45enne di Marigliano, Salvatore Pasquale Esposito, detto ‘O sciamarrett, 24 anni e Rosario Castaldo, 33 anni, tutti ritenuti contigui al gruppo criminale dei “Capasso-Castaldo” e raggiunti da ordinanza di custodia cautelare. Anche in questo caso i carabinieri avevano accertato numerosi episodi di estorsione ai danni dell’imprenditore mariglianese.

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