I difensori di Gian Paolo Scafarto, l’ufficiale del Noe indagato dalla procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta Consip ha depositato oggi ai titolari un’istanza per chiedere la trasmissione degli atti riguardanti il loro assistito alla procura di Napoli, dove è tuttora applicato, o a quella di Firenze, dove ha prestato servizio per un certo periodo di tempo. Scafarto, che doveva essere interrogato oggi pomeriggio, si è avvalso della facoltà di non rispondere in attesa della risposta dei pm. Gli avvocati Giovanni Annunziata e Attilio Soriano, difensori di Scafarto, hanno detto di ritenere che nella vicenda “si è posta una questione di carattere tecnico, ossia la competenza per territorio”. “Ora – hanno aggiunto – attendiamo la risposta della procura di Roma”. Il procuratore Giuseppe Pignatone, l’aggiunto Paolo Ielo ed il sostituto Mario Palazzi hanno ora dieci giorni di tempo, ma il termine non è perentorio, per pronunciarsi sulla richiesta di trasferimento degli atti.