Sono sul piede di guerra i genitori della “Rete Informale Genitori Scuole Superiori Casertane”, il gruppo nato sulla scorta della crisi finanziaria che ha colpito la Provincia di Caserta, che da mesi non effettua più alcuna opera di manutenzione negli istituti necessari per adeguarli alle normative di sicurezza. Con una diffida inviata alla Provincia, i genitori chiedono di “conoscere lo stato e le certificazioni in materia di edilizia scolastica in possesso di ogni singolo istituto essendo preoccupati per la salute dei propri figli”. La prima richiesta di ottenere la documentazione era stata inviata nel marzo scorso ma non ha avuto risposta. Oggi i genitori degli studenti si dicono pronti a valutare “ogni ed eventuale tutela dei diritti ed interessi legittimi, nelle sedi opportune , al fine di garantire la sicurezza degli alunni casertani”. L’11 luglio prossimi genitori e studenti saranno ricevuti a Roma dal Ministro dell’Istruzione Fedeli, cui ribadiranno la preoccupazione legata alle condizioni degli istituti casertani; quasi tutte le 93 scuole superiori della provincia sono infatti prive delle certificazioni necessarie per poter ospitare gli alunni in sicurezza, mancano di certificati antincendio, antisimici, e molte hanno problemi strutturali. Qualche settimana fa la magistratura è stata costretta a sequestrare l’Istituto Tecnico Buonarroti di Caserta per gravi problemi di staticità e altri istituti sono costantemente monitorati. Il Presidente della Provincia Lavornia ha spiegato che in queste condizioni potrebbe decidere di non riaprire le scuole all’inizio del nuovo anno scolastico; la sensazione è che anche per molti genitori sarà complicato scegliere se mandare i propri figli in scuole insicure.