I carabinieri del Ros hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Salvatore Polverino, 43 anni, detto Toratto, figlio del latitante Antonio Polverino (ritenuto elemento apicale dell’omonimo gruppo criminale), e di Antonio Visconti, con le accuse di intestazione fittizia di beni. Il provvedimento, emesso dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della Dda, è scaturito dall’approfondimento delle indagini sull’area Pip di Marano. Indagini che hanno coinvolto, nel maggio scorso, tra gli altri, gli imprenditori Aniello e Raffaele Cesaro, fratelli dell’ex presidente della Provincia di Napoli ed attuale parlamentare di Forza Italia, Luigi Cesaro. Secondo gli investigatori Antonio Visconti, quale amministratore unico di una società impegnata nella produzione di prodotti da forno, si legge in una nota della Procura “al fine di agevolare gli interessi economici del clan Polverino ha fittiziamente assunto il 1 agosto del 2012 la titolarità di un capannone, ubicato nell’area del Piano di insediamento produttivo (Pip) del Comune di Marano, in realtà conducibile a Polverino Salvatore, risultato esserne di fatto il proprietario”. Con la stessa ordinanza il gip del Tribunale di Napoli ha anche disposto il sequestro preventivo del fabbricato dal valore stimato in circa un milione e 600mila euro.