Si reca in carcere dal fratello detenuto per i colloqui ma durante i controlli gli agenti della polizia penitenziaria scoprono che con sè ha portato della droga: a denunciare l’episodio, avvenuto nella Casa Circondariale di Benevento, è Donato Capece, segretario generale del SAPPE. Con sè aveva anche portato un minorenne. Durante una perquisizione nella sua automobile, inoltre, è stata scoperta un altro quantitativo di sostanze stupefacente. “Questo ennesimo rinvenimento di stupefacente destinato a detenuti, – dice Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria – scoperto e sequestrato in tempo dall’alto livello di professionalità e attenzione dei Baschi Azzurri di Benevento, a cui vanno le nostre attestazioni di stima e apprezzamento, evidenzia una volta di più come sia reale e costante il serio pericolo che vi sia chi tenti di introdurre illecitamente sostanze stupefacenti in carcere. Nonostante nella maggior parte degli istituti penitenziari si stiano adottando misure di sicurezza basate sulla dinamicità e sulla videosorveglianza, che a nulla servono se non si prevede l’obbligo del lavoro per i detenuti, non ci sono telecamere e altri sistemi di sicurezza che possano intervenire e sostituire la professionalità della Polizia Penitenziaria”. Per Capece, “questo episodio, oltre a confermare il grado di maturità raggiunto e le elevate doti professionali del Personale di Polizia Penitenziaria in servizio nella Casa Circondariale di Benevento e del Nucleo Cinofili dei Baschi Azzurri, ci ricorda che il primo compito della Polizia Penitenziaria è e rimane quello di garantire la sicurezza dei luoghi di pena e impongono oggi più che mai una seria riflessione sul bilanciamento tra necessità di sicurezza e bisogno di trattamento dei detenuti. Tutti possono immaginare quali e quante conseguenze avrebbe potuto causare l’introduzione di droga in un carcere”.

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