”Quanto accaduto a Musile di Piave (Venezia), è l’ennesima tragica riprova di come troppo spesso l’attaccamento morboso e violento di un uomo nei confronti di una donna possa tramutarsi in una sciagura irreparabile. La morte di Maria Archetta Mennella è già entrata a far parte dei casi 2017 di femminicidio, una tipologia di delitto che cataloga gli omicidi avvenuti tra persone che una volta si sono amate.
Un delitto se si vuole ancora più ripugnante, proprio perché sembra, anche se solo apparentemente, trarre spunto da un sentimento nobile e di cui si ha sempre voglia di parte: l’amore. Non è facile trovare le parole, non sarebbe giusto esprimere giudizi su casi così drammaticamente attuali. Questo deve invece essere per tutti noi il momento del dolore e della solidarietà, solidarietà e vicinanza che a nome dell’amministrazione intendo rivolgere ai familiare della donna uccisa nel Veneziano”. Commenta così la tragica uccisione di Maria Archetta Mennella, avvenuta per mano dell’ex marito Antonio Ascione, il vicesindaco di Torre del Greco (Napoli), la città natale di Mennella e Ascione, Romina Stilo: ”La magistratura farà il proprio corso – conclude – e spiegherà le possibili ragioni di una morte tanto atroce e assurda, che ha colpito una giovane donna, privando due ragazzi dell’importantissimo affetto della madre. A noi resta il compito, doloroso, di registrare questa sciagura e di augurarci che, grazie all’indispensabile lavoro delle forze dell’ordine e al fondamentale apporto delle donne vittime di violenza, tali fenomeni possano presto trovare fine”.