Arrestato, per estorsioni il boss Aniello Di Biase, considerato capo della fazione del clan Mallardo denominato ‘gruppo delle Palazzine’. Di Biase insieme ad altre persone aveva preso di mira il titolare di un esercizio commerciale di Giugliano in Campania. Prima, alla vittima, furono chiesti 5mila euro; la richiesta fu avanzata da Eniz Mohmoudi, 22enne affiliato al ‘gruppo delle palazzine’ che poi fu ucciso in un agguato lo scorso 21 luglio. Poi, dopo il rifiuto, l’imprenditore fu avvicinato da altri uomini del gruppo e anche dello stesso Di Biase all’interno della cui abitazione la vittima fu condotta. La vicenda estorsiva, si spiega in una nota della Procura di Napoli, si inquadra nelle dinamiche criminali che caratterizzano il territorio di Giugliano, negli ultimi tempi ‘teatro’ di agguati ed omicidi. C’è infatti, secondo la Procura, uno scontro armato in atto tra le contrapposte fazioni del clan Mallardo. Si ritiene, infatti, che si sia verificata una scissione ad opera di un gruppo legato a Gennaro Catuogno, storico affiliato dei Mallardo, e Aniello Di Biase, figlio di Michele Di Biase. Tale gruppo ha stabilito la propria roccaforte all’interno delle cosiddette palazzine di via Montessori a Giugliano. Arrestato dai carabinieri della Compagnia di Giugliano, oltre a Di Biase, anche Domenico Smarrazzo e Vincenzo Micillo.

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