Oltre 92mila aziende, 10 comprensori e 2 delegazioni: è questa l’istantanea scattata da Confcommercio Caserta che pochi giorni fa ha approvato i comprensori dei vari comuni. Secondo quanto stabilito il territorio provinciale è dunque suddiviso in delegazioni e comprensori, in base al criterio delle imprese iscritte nel registro imprese e per vicinanza territoriale. Le città di Aversa e Caserta restano delegazioni comunali, in virtù dell’elevato numero di imprese presenti nel territorio comunale, parliamo di ben 9972 aziende per il comune capoluogo e 6368 per Aversa. << Confcommercio è in fase di rinnovo della dirigenza politica – ha spiegato Maria Russo, Coordinatrice Provinciale della Confcommercio di Caserta – e apre le sue porte a imprenditori che siano testimoni attivi del cambiamento in atto. Chiaramente le realtà territoriali dovranno costituirsi ufficialmente attraverso il procedimento elettivo>>. Tra i comprensori corposi quello di Santa Maria Capua Vetere che comprende, oltre che all’omonima città, anche i comuni di San Prisco, Casapulla, Curti, Casagiove e San Tammaro, guidato dal commissario provvisorio Rosario Capitelli. << Lavoriamo duramente – ha spiegato Capitelli – per riportare in vita la funzione del sindacato qui in città. Stiamo valutando alcune proposte di convenzioni con banche e consulenze gratuite per gli associati, inoltre, abbiamo avviato un dialogo con l’amministrazione locale su quelli che devono essere i servizi minimi da offrire ai cittadini. L’allargamento della zona di competenza mi lusinga e mi sprona a fare sempre di più, sempre meglio>>.