“Non ho mai parlato di sanatoria o di condono. Io sostengo che si deve uscire dalla situazione di impasse attuale con scelte secche. Quel che va abbattuto, si abbatta. Quel che si deve salvare, si salvi. Però si deve prendere una decisione. Io voglio uscire da questo ambientalismo parolaio, perché a furia di fare finto ambientalismo, in questi 25 anni gli immobili sono rimasti lì e gli sversamenti sono finiti nei terreni. Ma si sono tutti ripuliti la coscienza con grandi chiacchiere”. Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in un’intervista alla Stampa. “La nostra legge sostiene che bisogna distinguere. Ci sono quattro casistiche che non si possono ammettere: se si è costruito in zone di vincolo idrogeologico, se c’è un vincolo assoluto di inedificabilità, se hanno costruito imprese colluse con la camorra, se il proprietario ha altre proprietà, allora bisogna abbattere”, spiega De Luca. “Con queste demolizioni, già un 30 o 40% delle case abusive verrebbe demolito. Il resto, a discrezione dei Consigli comunali, può essere requisito e destinato a edilizia sociale”. Ad Ischia, dove c’è un vincolo di inedificabilità, secondo questa legge si dovrebbe demolire. “Se c’è un vincolo assoluto, bisogna abbattere. Così come – prosegue De Luca – non possiamo mica ammettere che ci sia una casa costruita su un soffione. + buonsenso. Ma il resto deve venire alla luce. Non è possibile che, siccome sono abusivi, non possono collegarsi alla fogna e così versano dove capita. Non è possibile che non paghino gli oneri della Bucalossi”.

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