Giuseppe Veropalumbo che fu ucciso il 31 dicembre del 2007 all’interno della sua abitazione a Torre Annunziata (Napoli) mentre stava attendendo con i suoi familiari, tra cui la moglie e la figlia piccola, l’arrivo del nuovo anno: fu colpito dal proiettile di una pistola calibro 9 x 21 semiautomatica.
Lo hanno accertato gli agenti del locale commissariato che hanno individuato anche la marca dell’arma, accertando che dalla stessa pistola furono esplosi anche altri colpi lungo la direzione del palazzo dove abitava la vittima. Veropalumno, che aveva appena 30 anni era un onesto carrozziere, si trovò lungo la traiettoria di uno dei proiettili. Per l’uomo, che se si fosse trovato solo a qualche centimetro di distanza si sarebbe salvato, non ci fu nulla da fare. E quello che doveva essere un momento di festa si trasformò in tragedia. Qualcuno che stava nei paraggi aveva pensato di festeggiare il nuovo anno sparando colpi di pistola all’impazzata. Ed uno di questi raggiunse Giuseppe Veropalumbo, cambiando così per sempre l’esistenza di una tranquilla famiglia. Le indagini hanno avuto un nuovo impulso da qualche mese con l’avvio di nuovi accertamenti balistici. La ricostruzione delle traiettorie è avvenuta grazie all’utilizzo dei raggi laser e di un drone. Atri frammenti del proiettile sono stati recuperati sulla facciata esterna dell’edificio.