E no! Non mi sarei mai aspettato che un componente della giunta di Giuseppe Dell’Aversana arrivasse a toccare livelli così infimi di maleducazione e si comportasse in un modo così sprezzante e irriguardoso nei confronti di un giornalista. Nonostante le aspre critiche di Campania Notizie il sindaco di Sant’Arpino non ha mai rivolto né, conoscendolo, avrà nemmeno pensato accuse volgari quanto infondate nei confronti di un operatore dell’informazione. Tanto per non cambiare il destinatario degli attacchi è il sottoscritto. Vi racconto il fattaccio accaduto ieri sera al termine dell’assemblea pubblica sul caso Acquedotti. Ci sono almeno cinque testimoni che potranno confermare la mia breve ricostruzione dell’accaduto. Dopo la conclusione dell’incontro con i cittadini ripreso integralmente dalle telecamere di Campania Notizie (come direttore della testata ringrazio il sindaco per l’impeccabile ospitalità) l’assessore alla Pubblica istruzione Loredana Di Monte (nella foto) chiede a Luigi Viglione, nostro giornalista, se lui collaborasse con Campania Notizie. Una volta accertatasi della grave colpa del collega Luigi la Di Monte chiede come mai il sottoscritto non fosse presente. Assessore le giuro su mio figlio non sapevo di dover dar conto a lei dei miei spostamenti altrimenti lo avrei fatto. Dopodiché, con toni un po’ sguaiati per una signora come lei, la Di Monte dice a Viglione di riferirmi di occuparmi dei “problemi della mia casa invece che dei paletti abusivi”. Luigi Viglione, lui sì persona beneducata, chiede all’assessore, che peraltro non conosce, di abbassare i toni. Direbbe il celebre personaggio di Guzzanti inventore della religione di “Quelo”: c’è modo e maniera a questo mondo! Poi Luigi si allontana con altre persone (testimoni oculari). Fine della storia.
Ma c’è un’appendice che è molto più interessante. Vorrei ringraziare di cuore la signora Di Monte. Mi presta il destro per regalarle una lezione di stile, democrazia e legalità. Tutto a titolo gratuito, per carità. Egregio assessore Di Monte non mi dica che non sa, sarebbe troppo ignorante, che lei in qualità di consigliere comunale è anche un pubblico ufficiale. E un pubblico ufficiale ha non solo il diritto ma il dovere di denunciare tutti i reati di cui è a conoscenza. Quindi la prego faccia immediatamente il suo dovere e si rivolga alla magistratura per esporre nei minimi dettagli il mio presunto “problema di tetto”. Magari si avvalga di un avvocato bravo. Se non lo conosce glielo presento io e mi faccio carico delle spese legali. Però illustre assessore Di Monte mi consenta di darle un consiglio: non fornisca ai magistrati dichiarazioni o peggio documentazione “appezzottata”. Qualora non sapesse che è reato glielo dico io, mi creda, è reato. Come è reato, gravissimo penalmente e vergognoso sul piano politico-amministrativo, essere a conoscenza che alcuni istituti di Sant’Arpino non sono a norma e mettono a rischio la vita degli operatori scolastici e degli studenti. L’assessore alla Pubblica istruzione ha l’obbligo di legge e il dovere morale di tutelare l’incolumità di centinaia di persone. Sarebbe un crimine che pur avendo contezza del fatto che qualche istituto locale sia completamente fuorilegge in quanto munito di certificati di agibilità e di sicurezza “appezzottati” non abbia provveduto con atti amministrativi a salvaguardare la vita di docenti, personale Ata e ragazzi. Esimia assessore Di Monte, la mia abitazione è in regola, certificati veri e non “pezzotti” alla mano. La porterò in Tribunale e lo lasceremo sentenziare a un giudice. Le ricordo en passant che anche la diffamazione è un reato. Ma questo è secondario. Appena verrò in possesso di un audio con la sua voce vedremo se sono io a dover pensare ai miei presunti “problemi” di tetto” o sarà lei a doversi affidare a un avvocato bravo.
Mario De Michele