Abusi edilizi per favorire amministratori e loro amici imprenditori e altre violazioni commesse a vario titolo per intascare soldi e fare affari d’oro. È giunta a un punto cruciale la maxi indagine della pm Patrizia Dongiacomo del tribunale di Napoli Nord sull’intreccio tra politica e imprese ad Orta di Atella negli anni del boom edilizio. Il 28 gennaio del 2019 alle 9.30 si terrà l’udienza preliminare davanti al Gup Valentina Giovanniello al Tribunale Napoli Nord. Il giudice per le indagini preliminari dovrà pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm nei confronti di ben 63 persone. Inizialmente erano 71 gli indagati. Spiccano i nomi degli ex sindaci ortesi Angelo Brancaccio, detenuto per 416 bis, e Giuseppe Mozzillo, e del consigliere comunale di maggioranza Raffaele Elveri. Tra gli imprenditori figurano personaggi noti come i fratelli Aprovitola, che hanno realizzato centinaia di appartamenti, i Ciccarelli dell’Ital Casa Immobiliare, i quali hanno costruito il famigerato Oliteama assieme a Franco Setola, cugino di Giuseppe Setola, stragista dei Casalesi. Mentre i costruttori continuano a fare affari è in corso su questo parco un’inchiesta della Dda di Napoli. Nomi eccellenti sono anche quelli degli imprenditori Del Prete, imparentati con l’attuale consigliere di maggioranza Salvatore Del Prete di Campania Libera. Coinvolti inoltre funzionari comunali in carica ed ex dirigenti. Pubblichiamo tutti i nomi degli indagati tra cui figurano Domenico Capuano, che però è deceduto, e Nicola Arena e Nicola Iovinella, i cui reati sono stati prescritti. Eppure i due geometri, “padroni” dell’Utc all’epoca del sacco della città, hanno rilasciato centinaia di permessi di costruire poi annullati perché illegittimi. Giustizia non è fatta. E se non interverrà l’Antimafia forse non si farà mai.

Mario De Michele

TUTTI I NOMI

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