“Tutti possono dire quello che vogliono. È la democrazia, bellezza! Ho sempre detestato questa frase liquidatoria e populista. Chiamatemi pure antidemocratico. Sono sempre stato fermamente convinto che non è così. Non è possibile ad esempio consentire la riaffermazione dei disvalori fascisti e razzisti. Anzi ognuno di noi ha l’obbligo morale e civile di impedirlo con la cittadinanza attiva. Manifestando. Protestando. Zittendo. Come è avvenuto nella manifestazione promossa ieri ad Orta di Atella dal Collettivo Città Visibile. Quei militanti di Casapound, che rimettono in gioco la teoria dell’anello mancante nell’evoluzione umana, in Festa per il Tesseramento in piazza Pertini di fronte alla lapide dei Martiri Atellani erano uno sfregio alla memoria delle vittime del nazifascismo. Ed è stato giusto, doveroso, gridare in faccia alla gentaglia di Casapound che Orta di Atella non dimentica i suoi morti uccisi dal regime di Mussolini.

Non poteva passare sotto silenzio la provocazione di questi epigoni del Ventennio che in branco fanno i lupi e da soli sono pecore. Per dirla con i 99 Posse ad Orta di Atella c’è stato un rigurgito antifascista. C’erano tanti cittadini. Persone impegnate per la rinascita del territorio. Baluardi della democrazia. C’era anche Campania Notizie. Ci sarà in ogni altra occasione (speriamo non ce ne siano) per dire in faccia a chi si rifà al Ventennio nero: “Sarete ricacciati per sempre nelle fogne”. Statene certi. Orta è una città antifascista. E lo sarà sempre.

Mario De Michele

 

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