Il boss della camorra, Marco Di Lauro, è stato arrestato a Napoli da carabinieri, polizia e finanza in una operazione congiunta, in via Emilio Scaglione, a Chiaiano mentre era con la compagna, che lo ha abbracciato mentre i poliziotti lo portavano via. Di Lauro era latitante dal 7 dicembre 2004 quando sfuggì a un maxi blitz che passerà alla storia giudiziaria come la “notte delle manette”. Era ricercato per associazione di tipo mafioso e altri reati. Dal 17 novembre 2006 era ricercato anche in campo internazionale e faceva parte dell’elenco dei latitanti di massima pericolosità. Considerato dagli inquirenti il secondo latitante più pericoloso d’Italia dopo Matteo Messina Denaro.Nel 2010, un collaboratore di giustizia ha indicato Marco Di Lauro come mandante di 4 omicidi. È il più giovane dei figli di Paolo Di Lauro, protagonista della faida di Scampia.
Il blitz è scattato con un’operazione condotta in sinergia da polizia, carabinieri e guardia di finanza e coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli con il procuratore Giovanni Melillo e i pm Maurizio De Marco e Vincenza Marra. Il covo di Di Lauro è stato individuato dopo un femminicidio avvenuto oggi a Napoli. I carabinieri hanno trovato Norina Mattuozzo, 33 anni, in casa dei genitori riversa per terra. Era tornata a vivere nella casa materna da quando le cose con il marito, Salvatore Tamburrino, un ex sorvegliato speciale contiguo al clan di camorra dei Di Lauro, non andavano più bene.
I carabinieri erano sulle tracce di Tamburrino ma l’uomo li ha preceduti: dopo aver contattato il suo avvocato, si è costituito negli uffici della squadra mobile di Napoli dove è stato sottoposto a interrogatorio per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. E di lì condotto in carcere. C’è un legame investigativo tra la cattura di Marco Di Lauro e l’indagine sull’omicidio di Norina Mattuozzo? Ecco come ha risposto il questore di Napoli, Antonio De Iesu, a chi ha chiesto se ci fosse un nesso tra i due fatti: “Nel primo pomeriggio – ha affermato – c’è stata una inusuale fibrillazione dell’attività investigativa che ci ha consentito di fare degli intrecci per arrivare all’abitazione dove si nascondeva Marco Di Lauro”.
Marco Di Lauro è arrivato in questura a bordo di una auto civetta della polizia mentre dall’alto un elicottero sorvegliava la zona. “Bravi, bravi” è stato l’incitamento che si è levato dai presenti, un centinaio di persone, mentre alcuni degli agenti che hanno partecipato all’operazione si sono abbracciati manifestando soddisfazione per il lavoro svolto. In strada anche il questore di Napoli Antonio De Iesu e il comandante provinciale dei carabinieri Ubaldo Del Monaco. “Marco Di Lauro non era armato e non ha opposto resistenza”, ha spiegato De Iesu.
Il colonnello Del Monaco ha evidenziato che l’azione si è svolta sotto il coordinamento della Dda di Napoli guidata dal procuratore Melillo. “Siamo contenti”, ha aggiunto Del Monaco. Il comandante provinciale della Guardia di Finanza, generale di brigata Gianluigi D’Alfonso, “con grande soddisfazione” ha sottolineato che si è trattato del coronamento di un impegno investigativo congiunto tra forze di polizia e autorità giudiziaria, che oggi ha conseguito uno storico risultato contro la camorra”.