Napoli attende di essere completamente ripulita perche’ restano ancora mille tonnellate di rifiuti da raccogliere. Una stima, fornita da Asia, azienda speciale del Comune che si occupa della raccolta, che continua ad essere la stessa da quasi una settimana.
I conferimenti negli stir sono regolari, ma si tratta di un equilibrio fragile e una condizione di criticita’ che permane perche’ gli impianti sono vicini alla saturazione. Per il trasferimento fuori dai confini nazionali occorrera’ attendere settembre, fa sapere il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano, mentre nei prossimi giorni saranno firmati gli accordi con il Paese estero, il cui nome non e’ ancora stato reso noto da Palazzo San Giacomo. Aspettando che salpino le navi, una boccata d’ossigeno potrebbe arrivare dall’ordinanza regionale per i flussi extraprovinciali, verso le discariche di San Tammaro e Savignano Irpino che continueranno, cosi’ come previsto dal provvedimento firmato lo scorso sabato dal governatore della Campania, Stefano Caldoro, fino al 9 agosto. Il Tar del Lazio ha, infatti, respinto la richiesta di sospensiva dell’ordinanza, presentata dalle Province di Caserta e Avellino, ma, al contempo, ha stabilito che, entro il 31 agosto, quando riunira’ le camere di consiglio, la Regione, attraverso l’Arpac, fornisca i dati tecnici sulla reale capacita’ delle discariche della provincia di Napoli. Nel provvedimento il Tar ha inoltre espresso la necessita’ che ”siano indicate e documentate esaustivamente le iniziative in atto dell’Amministrazione regionale” per arrivare alla gestione ordinaria dei rifiuti nelle province di Napoli e Salerno. Nonostante la decisione del Tar non sospenda l’efficacia dell’ordinanza regionale, le Province di Caserta e Avellino hanno comunque espresso la loro soddisfazione. Domenico Zinzi, presidente in Terra di lavoro, ha sottolineato che dal Tar arriva un dato che ”conforta” perche’ i dati sulla capienza degli invasi di Chiaiano e Terzigno ”dimostreranno che possono ancora ricevere spazzatura”. Cava Sari, pero’, in base all’accordo dello scorso gennaio con il Governo nazionale, puo’ accogliere i rifiuti solo dei 18 Comuni dell’area rossa. ”Il Tar ha bloccato l’uso strumentale e sistematico dei provvedimenti straordinari – ha spiegato Giancarlo Viglione, legale della Provincia di Avellino – Oggi il presidente del Tar pone due principi: si puo’ sversare nella provincia di Avellino solo dopo che gli organismi tecnici competenti hanno attestato l’inidoneita’ delle discariche della provincia di Napoli e che le ordinanze sono provvedimenti eccezionali alle quali si puo’ ricorrere solo dopo aver assunto tutte le iniziative per una gestione ordinaria del ciclo dei rifiuti in quelle province”. Soltanto domani, intanto, si conosceranno le decisioni del Tar sul ricorso presentato dal Comune di Napoli e dall’Asia contro le procedure di gara per la realizzazione del termovalorizzatore nella periferia est della citta’. La terza sezione del Tribunale amministrativo del Lazio, infatti, si e’ riservata altre 24 ore di tempo prima di depositare la sentenza.