“Siamo preoccupati che qualcuno possa essere entrato alla Reggia di Caserta così facilmente. La sicurezza è un problema, per questo già da tempo abbiamo inviato al ministero dell’Interno un piano per la messa in sicurezza totale del monumento che prevede un finanziamento da 7 milioni di euro”. È quanto afferma il direttore della Reggia, Tiziana Maffei, il giorno dopo la bravata del broker casertano Paolo Sforza, già noto per essersi tuffato nella Fontana di Trevi, entrato con l’auto alla Reggia, percorrendo i viali fino quasi in cima e tuffandosi in una vasca, il tutto mentre si riprendeva in diretta Instagram. È quasi certo che l’uomo sia entrato con l’auto dal varco di via Gasparri, dove c’è l’autoparco per i lavoratori della Reggia. L’unico dato certo è che Sforza è riuscito facilmente a introdursi nel Parco e a mettere in atto il suo piano. “Proprio ieri – spiega la Maffei – quando è avvenuto il fatto, stavamo facendo una riunione sulla sicurezza, per capire i tempi di realizzazione del progetto, visto che i fondi vanno spesi entro il 2021; una volta ultimato il piano per la messa in sicurezza, la Reggia sarà dotata di telecamere ai varchi e lungo il percorso”. Il direttore del monumento patrimonio dell’Unesco lancia infine un allarme sull’imminente pensionamento di 10-15 custodi, circostanza che renderà ancor più complicato tutelare il Palazzo borbonico, vista la sua ampiezza. “Entro gennaio, con il pensionamento di alcuni addetti, andremo pesantemente sotto organico inoltre c’è il problema dell’età media molto avanzata dei custodi, che ne riduce la mobilità, e la mancanza di navette interne, tanto che i custodi devono usare le proprie auto”.

Nella nota ufficiale diffusa dalla direzione della Reggia vanvitelliana è stato annunciato che sarà comunque sporta denuncia contro Sforza: “In riferimento al video diffuso in rete nella giornata di ieri, la Direzione della Reggia di Caserta rende noto che sporgerà denuncia a carico del soggetto autore della vicenda. Sono state, inoltre, avviate verifiche attraverso le riprese del sistema di sorveglianza del Palazzo per ricostruire correttamente l’accaduto e accertarne le responsabilità”.

 

 

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