Il Gup di Napoli ha condannato a trent’anni di carcere Trent’anni al boss della camorra casertana, Domenico Belforte, ed ergastolo per sua moglie, Angela Buttone, per la morte avvenuta 28 anni fa di Angela Gentile. Questo è quanto disposto dal Gup di Napoli. La vittima, secondo la ricostruzione della Dda di Napoli (le indagini furono eseguite dalla Squadra Mobile di Caserta) ebbe una relazione con il boss di Marcianise Domenico Belforte, dalla quale nacque una bimba; la Buttone, appena saputo della cosa, convinse il marito a ordinare il delitto, i cui esecutori non sono mai stati però identificati. Anche il corpo della Gentile non è mai stato trovato. La Buttone da qualche mese è libera dopo essere stata scarcerata. Il magistrato napoletano ha condannato a 20 anni anche altri due imputati, gli esponenti del clan Belforte Antonio Della Ventura e Antonio Bruno, accusati dell’omicidio di un netturbino, Antonio Piccirillo, ucciso nel 1996.

 

 

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