Il processo nato in seguito alla denuncia di una donna nei confronti di quattro persone (una posizione è stata stralciata) per maltrattamenti, lesioni e sequestro di persona avvenuti a Caserta tra febbraio e maggio 2017, si è concluso con una condanna con pena sospesa e due assoluzioni. Più l’invio degli atti in Procura per aprire un’indagine nei confronti di un’altra persona. La posizione più grave era quella di Francesco S., per il quale il pubblico ministero aveva chiesto una condanna ad otto anni di reclusione. Tutto ribaltato dal collegio giudici della Seconda Sezione del tribunale di Sanata Maria Capua Vetere presieduto dalla dottoressa Stravino che lo ha assolto per non aver commesso il fatto insieme a Filippo C. Unica condanna ad un anno con pena sospesa a carico di Paola C. per un’aggressione avvenuta in piazza Pitesti, fatti per i quali il collegio ha inviato gli atti in Procura per chiedere di verificare la posizione anche di Umberto C. Tra le accuse rivolte Francesco S. vi era anche l’estorsione di continue somme di denaro ai danni della donna, nonché il sequestro di persona, accuse cadute anche grazie alla testimonianza della stessa, la quale aveva nel corso dell’istruttoria ammesso, su sollecitazione delle parti, che alcune circostanze erano da lei aggravate per consentire l’arresto degli imputati. La difesa (rappresentata dagli avvocati Pierluigi Grassi e Dario Pepe) nel corso dell’istruttoria, dal canto suo, anche grazie all’audizione di numerosi testi a discarico, riusciva a dimostrare, non solo le gravi patologie psichiatriche cui era affetta la persona offesa, ma anche l’estraneità ai fatti di due dei tre imputati.

 

 

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