Un dramma si è consumato ieri in tarda mattinata nei pressi dell’Università di Fisciano, dove, stando alle prime ricostruzioni, una 30enne si è tolta la vita lanciandosi nel vuoto. Daniela Piscione, questo il nome della giovane, ai genitori aveva detto di voler andare a trovare delle amiche che ancora studiavano all’università. Ma con molte probabilità era partita da Centola con la chiara intenzione di compiere il gesto estremo. Come riferito successivamente dai suoi genitori ai poliziotti in servizio presso l’Ateneo, quel luogo le era rimasto nel cuore e spesso prendeva il treno per recarsi a Fisciano. Alcuni ragazzi hanno assistito alla terribile scena e hanno subito allertato il 118 e la polizia. Ma i soccorsi sono stati inutili: Daniela è morta sul colpo battendo la testa. Daniela era giunta a Fisciano con un passaggio dall’Università di Bologna, dopo due esami però aveva lasciato nel 2012. Introversa, con una sofferenza psicologica che curava con dei medicinali, e anche a Centola usciva raramente. I genitori speravano che avrebbe ripreso gli studi: il prossimo mese sarebbero scaduti gli otto anni entro i quali avrebbero potuto congelare gli esami sostenuti e riprendere gli studi.

“È un momento tragico. Daniela la sentiamo ancora come una nostra studentessa” commenta il rettore Loia e aggiunge: “Non è questo il momento di parlare di lei, ci sono ancora delle attività di acquisizione di elementi investigativi ma è il momento per ricordare che i giovani vengono qui non solo per imparare cosa fare del loro futuro ma per vivere. Ci consegnano una grandissima responsabilità che è quella di accompagnarli nel percorso di crescita. Non dobbiamo solo trasformarli in professionisti ma dobbiamo accompagnarli in un percorso di vita: abbiamo sempre dato importanza a questo momento di crescita”. Quindi spiega: “C’è stato un corto circuito incredibile: proprio martedì prossimo avremmo portato in Senato la proposta di istituire tre nuove figure professionali con profilo di supporto psicologico. Era previsto già da tempo ben consapevoli di quanto sia fondamentale per l’Università supportare anche questo tipo di evento con responsabilità e la ferma decisione di raccogliere questo tipo di disagio. Il nostro campus è come una città con tutti gli aspetti positivi ma anche con tutte le problematiche. Quindi istituiremo un Osservatorio di Ateneo con tutte le parti sociali per studiare e monitorare tutto ciò che accade e dare ulteriori risposte su cui il rettore conferma il massimo impegno. Osserveremo un minuto di silenzio per Daniela lunedì a ripresa delle lezioni”.

 

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