Ormai la speranza di conservare il posto di lavoro a Marcianise è lontana per i dipendenti della Jabil. In questi giorni l’azienda ha inviato le prime lettere di “ricollocamento forzato” ai dipendenti: si tratta di aziende che non operano nelle vicinanze dell’attuale stabilimento e che si ‘offrono’ di assorbire una parte degli esuberi. Un’offerta che, stando a quanto raccontano i dipendenti, non ammette rifiuti: chi non accettala proposta, dal 24 marzo prossimo sarà in mobilità. Saranno circa 280 i dipendenti che dovranno lasciare lo stabilimento di Marcianise, in un modo o nell’altro. Oggi c’è stata una manifestazione davanti allo stabilimento ma i sindacati sperano sempre che la trattativa possa sbloccarsi con un intervento del Ministero dello Sviluppo Economico, che, però, fino ad ora non è bastato per fermare la procedura.