Con un tasso alcolico nel sangue tre volte sopra il limite consentito, investi’ con la sua auto e uccise un giovane studente universitario, che stava attraversando sulle strisce pedonali in una zona della ‘movida’ milanese. Oggi l’uomo, anche lui uno studente ventenne,
e’ stato condannato con rito abbreviato, e dunque con lo sconto di un terzo della pena, a 3 anni e 4 mesi di carcere dal gup di Milano, Stefania Donadeo, per l’accusa di omicidio colposo. Il giovane, Marco Martiniello, 28 anni e che si stava per laureare all’Universita’ Bocconi, venne investito la sera del 29 aprile 2010, quando, in compagnia di un’amica, stava attraversando le strisce pedonali tra le Colonne di San Lorenzo e corso di Porta Ticinese. L’amica riusci’ a cavarsela, mentre il giovane, originario di Avellino, venne trasportato al Policlinico in condizioni disperate e mori’ dopo due giorni di agonia. Il test alcolemico rilevo’ che l’investitore, Francesco Bossi, aveva un tasso di alcol nel sangue di 1,6, quando il limite e’ 0,5. L’imputato aveva nei mesi scorsi cercato di patteggiare una pena di un anno e 5 mesi, ma il gup Maria Vicidomini aveva respinto l’istanza, ritenendola non congrua rispetto alla gravita’ del fatto. I familiari del giovane hanno risarcito la famiglia della vittima con circa 300 mila euro. Il giudice ha riconosciuto all’imputato le attenuanti generiche, ma non quella del risarcimento, perche’ al momento solo parziale. L’avvocato Domenico Musicco, legale dell”Associazione italiana vittime della strada’ e dei familiari di Martiniello, ha definito quella emessa oggi una ”importante sentenza di condanna, che conforta la famiglia del giovane”. Il legale ha anche espresso ”grande soddisfazione per la decisione che va nel senso del riconoscimento dei diritti delle Vittime e dell’imminente approvazione del reato di omicidio stradale”.