Adotta la linea dura la Fp-Cgil di Caserta contro il Comune di Cesa. L’organizzazione sindacale ha presentato un esposto-denuncia, firmato dal segretario provinciale Filomena Coletta e da quello generale Luigi Capaccio, sulla nomina di Nicodeme De Lucia a comandante della polizia municipale. Il documento è stato inviato alla Procura del Tribunale Napoli Nord, alla Guardia di Finanza di Aversa, alla Corte dei Conti, all’Ispettorato per la Funzione pubblica e al prefetto di Caserta. Nel mirino del sindacato il sindaco di Cesa Enzo Guida e il segretario comunale Rosa Morrone. “Si porta all’attenzione, dei destinatari tutti, del presente esposto, ciascuno per le proprie competenze, – si legge nella denuncia – l’assenza dei requisiti previsti per la nomina a Comandante della Polizia Locale del comune di Cesa a carico del dott. Nicomede De Lucia, dipendente in organico presso il comune di Caivano inquadrato come Istruttore direttivo informatico in convenzione con il comune di Cesa ex art 14 CCNL 22 gennaio 2004. Un Comandante del corpo o del servizio della polizia locale fermo restando i requisiti di legge, può essere attribuito solo a personale inquadrato nei ruoli della polizia locale. La funzione di comandante è incompatibile con lo svolgimento di altre funzioni o incarichi all’interno dell’ente di appartenenza”. La Cgil ricostruisce puntualmente il “caso” sollevato da Campania Notizie inchiodando l’amministrazione comunale. “In caso di vacanza del posto nella dotazione organica, nelle more di espletamento del concorso, – recita un passo della denuncia – le funzioni possono essere conferite per un massimo di sei mesi al personale di polizia locale, interno all’ente che abbia maturato almeno cinque anni di appartenenza nella categoria richiesta per lo svolgimento di tale incarico, o in mancanza, nella categoria immediatamente inferiore. L’affidamento a personale esterno all’ente dell’incarico a tempo determinato di comandante del corpo o servizio di polizia locale, previo accertamento della impossibilità di far ricorso al personale interno, è subordinato al possesso dei requisiti individuali previsti, fra i quali la qualifica di Ufficiale di P.G. Per ironia della sorte il concorso per Comandante della polizia locale presso il comune di Cesa era stato espletato nell’anno 2019, con conseguente graduatoria ed un vincitore, assunto il primo luglio corrente anno, ovvero due anni prima del predetto incarico avvenuto nell’anno 2021 mese di marzo, quindi a concorso e vincitore definito”.

Enzo Guida e Nicodeme De Lucia

La Fp-Cgil di Caserta fa giustamente notare che “il vincitore, ufficiale di Polizia giudiziaria, primo in graduatoria di concorso per comandante cat. D, non è il Comandante del comune di Cesa, poiché De Lucia Nicomede continua ad essere incardinato nel ruolo di Comandante nonostante non abbia i requisiti previsti”. Alla luce dell’illegittimità dell’incarico conferito a De Lucia l’organizzazione sindacale rimarca il discutibile comportamento del primo cittadino di Cesa e mette in guardia sulla “rilevanza penale” della condotta posta in essere dallo stesso comandante sprovvisto dei requisiti di legge per adempiere al suo delicato compito. “Orbene – si conclude l’esposto-denuncia – non sono chiare le dinamiche per le quali il Sindaco Avv. Vincenzo Guida, solo qualche mese prima dell’assunzione e stipula del contratto di lavoro al vincitore di concorso per Comandante presso il comune medesimo, abbia conferito l’incarico di comandante ad un istruttore direttivo informatico del comune di Caivano completamente privo dei requisiti richiesti per tale ruolo. Si porta a conoscenza dei destinatari della presente che il dott. Nicomede De Lucia, entrato completamente nel ruolo, in alcune occasioni veste l’uniforme con grado di Maggiore, inutile dire, sembra scontato, che lo stesso sottoscrive e ratifica denunce, trasmette CNR presso la procura della Repubblica e quant’altro rientrante nei ranghi degli Ufficiali di P.G. In rappresentanza di quanto esposto si chiede ai destinatari della presente, ciascuno per le proprie competenze, solerti interventi a salvaguardia di atti e fatti di rilevanza penale sottoscritti da persona manchevole dei requisiti previsti, perseguendo i responsabili o comunque chiunque era nella condizione di segnalare, denunciando i fatti, ed invece si è reso complice omettendo atti del proprio ufficio”. Nessuna mezza misura da parte del sindacato. Che è intervenuto per il rispetto della legge e per la tutela dei lavoratori. La casacca dem che indossa Guida non ha minimamente condizionato l’azione della Cgil che si è mossa con tempismo e con misure durissime di fronte alla strafottenza del primo cittadino, che considera Cesa come uno Stato a sé, e all’immobilismo del segretario comunale Morrone, che in qualità di responsabile dell’Anticorruzione e della Trasparenza poco o nulla ha fatto per affrontare e risolvere un problema sollevato già diversi mesi fa. Per il sindaco Guida e la sua amministrazione la stangata della Cgil si aggiunge all’indagine penale già in corso su una nomina che fa presagire altri clamorosi sviluppi con possibili risvolti penali, contabili e amministrativi. E con il coinvolgimento di dipendenti comunali.

Mario De Michele

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