“Damiano Lisena lo conosco da una vita, e’ lui che mi ha presentato Vittorio Pisani. Gli ho dato tanti soldi, e prima di me lo ha fatto il contrabbandiere Michele Armento”. A parlare e’ Salvatore Lo Russo, boss della camorra poi diventato collaboratore di giustizia. I verbali di Lo Russo hanno gia’ indicato l’ex capo della Mobile di Napoli, Vittorio Pisani, sotto processo per favoreggiamento nell’ambito del procedimento nato da una inchiesta sul riciclaggio di denaro dei clan in attivita’ di ristorazione, come poliziotto ‘sensibile’ a denaro e regalie.
E fa altrettanto con un altro poliziotto della Mobile partenopea, braccio destro di Pisani, al momento non iscritto nel registro degli indagati. Il nome di Lisena era coperto da ‘omissis’ in verbali gia’ depositati dai pm Sergio Amato ed Enrica Parascandalo nel corso della fase preliminare del procedimento; ora non e’ piu’ coperto con il deposito di nuovi verbali. “Lisena lo conosco dagli anni Novanta, si faceva prestare i soldi da me e da Armento e comprava orologi in Svizzera per rivenderli a Napoli- ha detto il pentito – noi gli regalammo anche una barca e lui in cambio mi regalo’ una pistola che io a mia volta regalai a un’altra persona”. Lo Russo ha deposto oggi in videoconferenza durante una delle udienze in corso alla settima sezione penale come teste d’accusa.