ALIFE -“ Tirare avanti così è solo dannoso per la popolazione”. Daniele Circoli, capogruppo della minoranza “Insieme per Alife” ha chiesto l’applicazione dello stato di dissesto nel consiglio comunale sul conto consuntivo 2010 di cui aveva sollecitato la sospensione per fare spazio alla procedura straordinaria di “insolvibilità”.
A supporto di ciò una serie di analisi e richiami sulle cifre della situazione finanziaria comunale da cui, a parrere dell’opposizione, sono riscontrabili i tre presupposti della dichiarazione di dissesto( impossibilità a continuare i servizi essenziali, crediti liquidi ed esigibili per i quali non è possibile impegnare i fondi del bilancio in corso e nei due anni successivi , debiti fuori bilancio da regolarizzare e pagare). “Dall’esame del Rendiconto 2010 (approvato solo dalla maggioranza ndr) emergono in piena evidenza le difficoltà finanziare in cui versa il nostro Comune, i cui effetti si propagano nell’anno in corso (2012). Difficoltà che sono di vario ordine e grado, comportando la notoria deficitarietà di cassa; e, soprattutto, soddisfacendo tutte le tre precedenti condizioni in presenza delle quali – si ripete – il Consiglio comunale “è obbligato” a dichiarare lo stato di dissesto finanziario”. Così ha tirato le somme degli ultimi rendiconti di gestione soffermando l’attenzione sul risultato finale dell’esercizio 2010 chiuso con circa un milione di disavanzo. E successivamente ha focalizzato l’attenzione sul fenomeno dei residui passivi(spese impegnate e/o ordinate ma non pagate) ed attivi(entrate accertate ma ancora da incassare ) sempre sulla base dell’ultimo triennio “Nel triennio l’importo dei Residui passivi cala continuamente tranne che nell’esercizio 2010 quando improvvisamente sale di oltre 2,5 milioni di euro. Ciò significa che in quell’anno – e si tratta dell’anno il cui Rendiconto si vuole approvare oggi, cioè il 2010 –; dicevo: ciò significa- ha letto Cirioli- che nell’anno 2010 sono state “impegnate e/ordinate” spese per 2 milioni 581 mila euro che non sono state pagate ma il cui pagamento è stato rimandato all’anno 2011 e ai successivi. Ciò è un chiaro sintomo di sofferenza finanziaria del Comune, ossia di dissesto”. Su un aspetto particolare ma importante relativo ai residui passivi ha chiesto chiarimenti in merito ad una notevole differenza di importo tra la documentazione degli uffici apicali(dettagliata nella relazione ndr) e la somma indicata nel conto: ” In totale, i Residui passivi suddivisi per Area ammontano a euro 1.545.453. Il nostro dubbio è questo e perciò chiediamo spiegazioni: perché nel Rendiconto, invece di questo importo, è riportata la somma di 7.986.126 euro? Perché c’è la differenza di ben 6.440.673 euro? Chiediamo questo perché, laddove fosse sussiste il minor importo vorrebbe significare un discarico di spese “vitale” per le sorti finanziarie del nostro Comune; e di tanto non potremmo che rallegrarcene!” Cirioli ha anche preso in considerazione i residui attivi : “anche in questo caso calano nei tre anni ma aumentano nel 2010: ciò significa che nell’anno 2010 sono state “accertate e non riscosse” somme per 1 milione 800 mila euro il cui incasso è stato rimandato all’anno 2011 ed eventualmente ai successivi. Tutto sommato, dunque, si potrebbe dire che la gestione residui, tra Attivi e Passivi, sia sostanzialmente in pareggio, perché se è vero che ci sono delle spese non pagate (i Residui passivi) e altrettanto vero che ci sono anche somme che devono ancora essere incassate (i Residui attivi)” . E’ a questo punto che il consigliere di minoranza ha sollevato un distinguo di rilievo , contestando il risultato di pareggio in quanto alcuni residui attivi sarebbero a rischio prescrizione .Infine Cirioli ha preteso chiarimenti sulla consistenza dei debiti fuori bilancio( espropri, forniture enel , ed idriche) oltre che al contenzioso legale. “Un’altra richiesta di chiarimento- ha conclusi il rappresentante della minoranza- viene formulata in merito all’esistenza di debiti sul servizio di raccolta di rifiuti, peraltro oggetto di una nostra Interrogazione al Sindaco ancora aperta. Nella Relazione sul Rendiconto 2010, il Revisore dei conti rileva “deficitaria” la gestione del servizio rifiuti, affermando che “i costi non sono stati integralmente coperti dalla tassa, generando ulteriore debito, oltre quello già abnorme accumulato nella fase più acuta dell’emergenza regionale”. L’affermazione del Revisore è assai preoccupante; perciò si chiede: esiste veramente un debito pregresso accumulato per il servizio di raccolta rifiuti? A quanto ammonta e a quali anni si riferisce? Il debito pregresso è in corso di pagamento? Con quali risorse finanziarie? Infine ha chiesto al segretario, che la relazione sia inviata “al Prefetto e alla Procura Regionale della Corte dei Conti perché considerino la necessità di un controllo istituzionale sulla regolare situazione finanziaria del Comune. Noi provvederemo ad un’opportuna segnalazione dei fatti al Servizio Ispettivo di Finanza Pubblica della Ragioneria generale dello Stato”. . Cirioli si è rammaricato che non si è concretizzato l’invito fatto nelle scorse settimane dalla minoranza di attivare un tavolo di discussione sulle problematiche finanziarie : “quella lettera aperta è rimasta mora”.
Michele Martuscelli