”La contraffazione e’ la nuova frontiera della camorra”. Lo ha detto Giovanni Fava, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale al termine delle audizioni che si sono tenute tra ieri e oggi nella Prefettura di Napoli e che hanno avuto come tema la contraffazione nel campo della moda.
”Siamo abituati a pensare che la criminalita’ organizzata fosse interessata al commercio, alla distribuzione – ha affermato – invece e’ interessata all’intera filiera, dalla produzione alla distribuzione e al consumo. La contraffazione e’ in realta’ un terreno di riferimento”. Un dato di fatto di cui, precisa, ”non eravamo al corrente fino a un anno fa”. Fava spiega che ”e’ meno rischioso” investire nel campo della contraffazione e questo ”non perche’ le norme non siano stringenti”, ma, piuttosto, perche’ ”si commette l’errore di derubricarlo a fenomeno di costume”. Il presidente della Commissione ha sottolineato che resiste ”una contiguita”’ tra il mercato del falso e quello legale. ”La criminalita’ organizzata – ha concluso – investe quote di capitale nelle aziende e riesce, in questo modo, a portare la sua merce sugli scaffali dei negozi ufficiali”.
Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, sara’ convocato a Roma per essere ascoltato dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale. A farlo sapere sono i parlamentari della Commissione stessa, a Napoli, per le audizioni che si sono tenute in Prefettura e che hanno avuto come tema la contraffazione nel campo della moda. ”Il sindaco non e’ venuto, non si e’ visto – ha detto Fabio Ranieri della Lega Nord, componente della commissione – questo ci dispiace”. L’audizione di de Magistris era programmata per la giornata di ieri, nel pomeriggio, ma il sindaco ha delegato l’assessore comunale alla Sicurezza, Giuseppe Narducci. ”Ci auguriamo soltanto – ha sottolineato Ranieri – che avesse da risolvere problemi piu’ gravi come quello dei rifiuti per non affrontare un tema come la contraffazione”.
Interventi non solo sull’ultimo anello della catena, ovvero i venditori, ma anche su coloro che “forniscono i prodotti a monte”, stando vicini ai “piu’ deboli” e alle imprese che “pagano le tasse e hanno diritto di non vedere alterata la concorrenza sul mercato”. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, illustra cosi’ l’impegno dell’amministrazione per contrastare il fenomeno della contraffazione. Il primo cittadino, che non ha risposto ieri alla convocazione della Commissione parlamentare di inchiesta sulla contraffazione e sulla pirateria, che ha ascoltato al suo posto l’assessore alla Legalita’, Giuseppe Narducci, sottolinea l’importanza della “sinergia tra Prefettura, istituzioni e forze dell’ordine per la lotta a ogni forma di abusivismo”. De Magistris spiega che, per tutelare le fasce piu’ deboli, sara’ pubblicato “nei prossimi giorni un bando per la realizzazione di mercati multietnici, dove sara’ possibile vendere prodotti legali che non si trovano nei negozi”. L’obiettivo e’ “far si’ che il ‘nero’ diventi legale – spiega – regolarizzando tutte le attivita’ che lavorano senza autorizzazione e che vendono prodotti non contraffatti”. Il Comune e’ inoltre impegnato sul piano della comunicazione, per scoraggiare l’acquisto di prodotti che, “in alcuni casi, sono pericolosi per la salute dei cittadini”.